Elisabetta Jovine, 9 marzo 2010
STARBUCKS, CAFF EQUO AL 100%
La catena americana di caffè Starbucks diventa ufficialmente equa e solidale. Una scelta che, introdotta nel 2009 in Gran Bretagna, si è diffusa ora in tutta Europa. Circa 300 mila bevande a base di caffè certificate, servite nei bicchieri di carta circondati dal logo blu e verde Max Havelaar, saranno vendute ogni giorno nel Vecchio continente.
Philippe Sanchez, direttore generale di Starbucks France, dice che Oltralpe 10 milioni di consumatori all’anno saranno sensibilizzati sul caffè equo. La catena conterà, sul territorio francese, 54 punti vendita dopo l’apertura di quello di Marsiglia, prevista a fine aprile. La società ha assicurato che non aumenterà i prezzi (un caffè costa in media 3 euro) nonostante i costi sostenuti per il cambiamento nell’offerta. Sanchez sottolinea che oggi le grandi aziende tengono molto ad avere un comportamento responsabile: una questione di valore e non di ritorno sugli investimenti. Gli effetti saranno misurati a lungo termine.
Dalla sua creazione a Seattle nel 1971, Starbucks ha costruito la sua immagine di impresa responsabile unendo sanità, formazione e stock option a tutti i dipendenti. La catena conta sui baristi, che seguiranno cinque ore di corso sul caffè equo, incaricati di trasmettere ai clienti l’interesse per la giusta causa.
Starbucks ha comprato 18 mila tonnellate di caffè certificato Max Havelaar l’anno scorso, raddoppiando la quantità rispetto al 2008. In questo modo la società assicura di essere divenuta il numero uno al mondo nel settore. Per Joaquin Munoz, direttore generale di Max Havelaar in Francia, ciò rappresenta un lavoro considerevole per far sì che il numero più alto possibile di produttori possa rispondere ai criteri di qualità. Diverse decine di migliaia di produttori dell’America latina, dell’Asia Pacifico e dell’Africa dovrebbero diventare fornitori di Starbucks. Il passaggio alla condizione di 100% equo è costato l’anno scorso circa 47 milioni di euro alla catena americana. La stessa cifra sarà accantonata quest’anno. La somma comprende il prezzo di acquisto premium del caffè equo pagato da Starbucks (1,10 euro alla libbra) e il costo della certificazione. Il marchio Max Havelaar garantisce ai produttori un prezzo di acquisto minimo di 92,5 centesimi alla libbra, che permette di attenuare la fluttuazione dei corsi, oltre a un’indennità di sviluppo di 7,4 centesimi alla libbra. Un conforto per le cooperative familiari locali. In cambio, i produttori si impegnano a investire in un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e a migliorare le condizioni dei lavoratori.