Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 05 Venerdì calendario

(riassunto) CINQUANTA NAVI BLOCCATE DAI GHIACCI – Una cinquantina di navi, per lo più da trasporto ma anche quattro traghetti passeggeri, sono rimaste bloccate a causa del mare congelato, in particolare tra la Svezia e la Finlandia

(riassunto) CINQUANTA NAVI BLOCCATE DAI GHIACCI – Una cinquantina di navi, per lo più da trasporto ma anche quattro traghetti passeggeri, sono rimaste bloccate a causa del mare congelato, in particolare tra la Svezia e la Finlandia. Le temperature sotto lo zero, che dovrebbero continuare a restare tali anche nei prossimi giorni, hanno costretto le autorità marittime a lanciare operazioni di emergenza come non accadeva da tempo. I problemi di navigazione nel Baltico erano iniziati già mercoledì: i porti tedeschi di Straslund e Wolgast per tutto il giorno avevano funzionato soltanto grazie a una corsia in mare tenuta aperta dal continuo lavoro delle navi rompighiaccio. Ieri la situazione è peggiorata. Molti mercantili sono stati sorpresi dal maltempo e dall’abbassarsi della temperatura mentre erano in viaggio e quattro traghetti passeggeri che seguono la rotta tra Stoccolma e Helsinki sono rimasti bloccati. Le autorità svedesi assicurano che i 1.133 passeggeri a bordo non corrono pericoli e che per ora non è in programma la loro evacuazione dalle navi: elicotteri e aerei militari sono però pronti per effettuare il salvataggio se la situazione dovesse peggiorare.  da dicembre che sul Nord Europa, e soprattutto sulla Scandinavia e sul Mar Baltico, si registra un’anomalia di gelo come non si vedeva da anni: un fenomeno di lunga durata caratteristico dell’inverno 2009-2010 che ha interessato tutta l’Europa, Italia compresa, e che nel Nord del continente è stato particolarmente drammatico. Molti esperti sostengono che il freddo persistente di questo inverno sarebbe almeno in parte dovuto ai cambiamenti climatici in corso sul pianeta, che non hanno solo l’effetto di surriscaldare l’atmosfera ma spingono anche verso fenomeni estremi. Danilo Taino