lettera alla Repubblica 06/03/2010, 6 marzo 2010
LETTERE
Condivido pienamente la riprovazione di Maurizio Viroli e di altri studiosi per la «cena con Mussolini» programmata da Casa Artusi a Forlimpopoli. una operazione analoga a quella tentata tempo fa quando si voleva adibire la Rocca delle Caminate a enoteca regionale con museo (tanto per cambiare) sui «grandi di Romagna», Mussolini in prima fila. Nel caso di questa cena però, oltre alla banalizzazione del fascismo sottolineata da Viroli, c’è una aperta offesa a Pellegrino Artusi: il duce infatti soffrì prima di gastrite e poi d’ulcera e quindi mangiava in bianco; col vino gli andava anche peggio essendo astemio. Per festeggiare il diploma magistrale preso giusto a Forlimpopoli, bevve un po’ di Sangiovese e lo dovettero riportare a casa steso su un carretto. Dal punto di vista enogastronomico, il nulla. Rispettino almeno l’Artusi.
Vittorio Emiliani
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