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 2010  marzo 05 Venerdì calendario

L’EX CORISTA: «COSI’ CONOBBI BALDUCCI»

«Lui è un grande tenore, lui canta come un angelo, anzi Thomas è un angelo. Sa che cosa mi diceva sempre? Il mio posto è in Paradiso, alla mia morte voglio andare lassù... Insomma, io lo conosco, è un uomo retto. Perciò non posso credere ai giornali...». Pablo Colino, Maestro di Cappella emerito della Basilica di San Pietro, ha diretto a lungo il coro della Cappella Giulia, dove Thomas E. cantava fino a tre giorni fa, prima cioè di essere cacciato dal Vaticano per il deflagrare dello scandalo. Il quarantenne corista nigeriano, però, l’altro giorno ha deciso di raccontare tutto a Panorama, oggi in edicola. Il settimanale lo chiama Mike, perché così lui figura nelle intercettazioni dei Ros. Ecco la sua versione sui rapporti a luci rosse con l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, in carcere con l’accusa di corruzione: «Balducci? Me lo presentò un amico italiano che faceva l’escort, più di 10 anni fa. Mi propose di andare con lui, ma io inizialmente non accettai».
Thomas all’epoca faceva il cameriere a Trastevere, aveva perso i genitori e doveva aiutare due sorelle e quattro fratelli. Continua: «Balducci conosceva imiei problemi, io non sapevo che lavoro facesse, ma mi diceva che mi poteva aiutare». Così – scrive Panorama – il ragazzo alla fine cedette e accettò 100 mila lire per un incontro intimo. Il tenore, adesso, è disperato: «Che c’entro io con la corruzione? Ma se mi hanno ascoltato per tutti questi mesi, perché non ci sono le chiamate dove dico a Balducci che non volevo più procurargli uomini per i suoi incontri?». Solo adulti consenzienti, però, chiarisce a Panorama: «Per Balducci un ragazzo di 26, 27 anni era già troppo giovane. Preferiva incontrare persone mature, dai 40 in su». Proprio questo sarebbe stato il compito dell’insospettabile corista: «Mi chiese se potevo aiutarlo a procurargli altri uomini. Mi disse che era sposato e che doveva farlo in gran segreto». E ancora: «Lui domandava e io eseguivo. In cambio ogni tanto mi sganciava 50 o 100 euro, mai più di 1.000, 1.500 all’anno... a volte chiedeva anche due incontri al giorno».
L’accordo va avanti per quasi un lustro e gli incontri si sarebbero consumati nella casa dell’ex tenore, due stanze in affitto (650 euro al mese) vicino alla Nomentana. I condòmini del palazzo, però, interpellati dal Corriere, giurano di non aver mai visto Balducci in giro. E difendono Thomas a spada tratta: « un ragazzo d’oro, sempre elegante, discreto, vive qui da 10 anni, due anni fa ha avuto un tremendo incidente col motorino, da allora soffre di cuore, ma per fortuna ha continuato a cantare. Ha cantato anche a Natale davanti al Papa, era felicissimo per questo...». A gennaio scorso, l’ex corista e Balducci si sarebbero visti per l’ultima volta: «Gli procurai un escort ungherese, un quarantenne moro. Vennero come sempre a casa mia». Cinque giorni prima dell’arresto, infine, Balducci ritelefona: «Voleva passare a bere un caffè con un suo amico, ho rifiutato, non mi andava di vederlo».
Fabrizio Caccia