Paola Mangiagli, Oggi, 10 marzo 2010, pag. 118, 10 marzo 2010
ANNA WINTOUR
Anna Wintour a Milano alloggia sempre al Four Season, in pieno quadrilatero. Arriva avvolta da una lunga pelliccia di zibellino, seguita da due valigie Vuitton con sopra l’adesivo "priority". Trova la stessa suite di sempre, stessi camerieri e stesso cuoco, tutti preparatissimi sulle sue esigenze. Lei elargisce grandi mance se è contenta, ma non dice mai grazie. Si sveglia alle 7 e mezz’ora dopo legge i giornali di tutto il mondo, bevendo un cappuccio in accappatoio. Intanto, il parrucchiere Alessandro Lisi del salone Area#56 di Corso Como, le sistema il caschetto biondo e la trucca. Tutto in 45 minuti. Utilizza il più defilato ingresso del garage. Si muove a piedi o in Mercedes-Benz blu S 320. Non sopporta il fumo. Tra una sfilata e l’altra torna in albergo. Mangia in camera, tranne due volte in cui fa uno spuntino al Baretto di Via Senato. Dà udienza nella sala del Caminetto, nel seminterrato. Quest’anno ha rinunciato alle partite di tennis all’alba al club 5 pioppi.