Anais Ginori, la Repubblica 5/3/2010; Livio Caputo Il Giornale 5/3/2010; Corriere.it 4/3/2010., 5 marzo 2010
Grande successo, alle comunali olandesi di mercoledì 3 marzo, del Partito della Libertà (Pvv) di Geert Wilders, formazione xenofoba e anti-islamica che ha presentato una propria lista solo in due città: all’Aja, con 8 seggi contro i 10 dei laburisti, è diventato la seconda forza; ad Almere, 190 mila abitanti, è diventato primo conquistando il 21,6% dei voti, 9 seggi su 39
Grande successo, alle comunali olandesi di mercoledì 3 marzo, del Partito della Libertà (Pvv) di Geert Wilders, formazione xenofoba e anti-islamica che ha presentato una propria lista solo in due città: all’Aja, con 8 seggi contro i 10 dei laburisti, è diventato la seconda forza; ad Almere, 190 mila abitanti, è diventato primo conquistando il 21,6% dei voti, 9 seggi su 39. Wilders, 46 anni, ribattezzato dagli oppositori «Geblondeerd», l’ossigenato, per via della capigliatura biondissima, ha commentato così: «Almere sarà il nostro trampolino di lancio». Nei sondaggi, il leader dell’estrema destra è dato per favorito nel voto nazionale del 9 giugno: potrebbe ottenere il secondo o il terzo posto, a stretta distanza da laburisti e cristiano-democratici. Creato solo quattro anni fa, il partito di Wilders è andato a cercare i voti dei «bianchi scontenti», parole sue. Famoso per il suo primo e finora unico film, "Fitna”, nel quale paragona il Corano al Mein Kampf, Wilders, sotto processo per incitamento all’odio razziale, nei suoi comizi attacca le «facce da turco» e il «nazismo islamico». Tra le sue proposte politiche: abolizione dei sussidi pubblici agli stranieri, blocco dell’immigrazione, priorità agli autoctoni nelle case popolari, bando dello chador nei luoghi pubblici, chiusura dei centri per l’asilo politico, divieto di costruire nuove moschee, fine di progetti di integrazione definiti «utopistici». Arco Timmermans, politologo dell’università di Leida che studia da tempo la deriva populista del Paese: « un voto di protesta. E non è una novità. Già dai tempi di Pim Fortuyn sappiamo che un terzo degli elettori è sensibile all’idea che l’Olanda sia minacciata dall’Europa e dagli stranieri [...] Wilders otterrà ancora molti consensi, ma non andrà al governo. Lui non parla mai di soluzioni, fa solo accuse» (Anais Ginori, la Repubblica 5/3/2010; Livio Caputo il Giornale 5/3/2010; Corriere.it 4/3/2010.). *** Ad Almere il successo del Pvv è anche dovuto alla promessa degli «stadscommando», commando urbani (qualcosa di molto simile alle ronde leghiste). In realtà nella cittadina gli stranieri sono il 30% dei residenti, meno che ad Amsterdam, Rotterdam e l’Aja. Soltanto il 6% sono turchi e maghrebini. Secondo i dati, il numero di rapine in questa zona è diminuito del 31% nell’ultimo anno e Almere è al trentacinquesimo posto nella classifica delle città più violente del paese (Anais Ginori, la Repubblica 5/3/2010).