Olga Piscitelli, L’espresso 4/3/2010, 4 marzo 2010
I DIECI OSTACOLI DI MILANO
INQUINAMENTO A metà febbraio Milano ha già sforato la soglia massima fissata dall’Europa. L’Ecopass finisce nel mirino: funziona? All’inizio sì, fa impennare i viaggiatori del metro (più 22 %), poi le deroghe ne bloccano la trasformazione in ”congestion charge”. Solo il 15 per cento dei veicoli paga per entrare in città. Lo smog taglia due teste: Carla De Albertis lascia la Salute nel 2007, è contraria alla tassa; due anni dopo la Moratti licenzia Edoardo Croci dall’Ambiente.
EXPO Mancano i fondi (3-4 miliardi) e a un passo dalla verifica di Parigi non ci sono progetti definitivi. Il sindaco a fine gennaio incontra Berlusconi. Il premier è intervenuto sui problemi con Tremonti, per sostituire Glisenti con Stanca che si è scontrato con la Moratti prima sulla sede di Expo, poi sui soldi spesi. Spunta l’ipotesi commissariamento da affidare a Bertolaso. L’inchiesta della Procura di Firenze che coinvolge anche il capo della Protezione civile ferma tutto.
PGT Il piano che ridisegna il volto urbanistico di Milano è bloccato in Consiglio da 1.395 emendamenti. Ci sono 15 punti di disaccordo con l’opposizione, tra cui il tunnel Linate-Expo, 13 chilometri di autostrada sotterranea. Una parte del Pdl, vicina al coordinatore regionale Guido Podestà fa ostruzionismo. Sull’approvazione pesano la discussione sul bilancio e le regionali alle porte che fermeranno l’attività consiliare per la campagna elettorale.
METROPOLITANA Si aspetta l’ok del Cipe, ma la mancata deroga al patto di stabilità per l’Expo limita il budget e blocca 400 milioni da investire per la Linea4, costo totale previsto 1.698 milioni. Per M5 ne occorrono altri 557, ancora tutti da trovare. Il governo aveva promesso 937 milioni per le due linee. Ora le spese dovranno rientrare nel già difficile bilancio 2010.
AEROPORTI Sea, società di gestione di Malpensa partecipata dal Comune di Milano (84,56%) deve studiare il modo per rilanciare l’hub dopo il taglio delle rotte Alitalia e il ridimensionamento di Linate. Lufthansa Italia ha già incrementato la sua presenza, ma non basta. E manca la revisione degli accordi Alitalia-Sea per favorire l’arrivo di nuove compagnie.
BILANCIO Il preventivo del 2010 si annuncia all’insegna dell’austerity. Mancano all’appello 140 milioni rispetto al 2009, spariti dopo l’abolizione dell’Ici sulla prima casa. Non ci sono più i dividendi Atm (60 milioni) e quelli A2a (65); inoltre si prevedono 15 milioni in meno di trasferimenti statali. Il Comune taglia le spese correnti di 99 milioni.
TANGENTI Il presidente della Commissione urbanistica Milko Pennisi finisce in manette l’11 febbraio mentre ritira una tangente da un imprenditoreedile. Accusato di concussione, sospettato di abuso di potere, Pennisi riapre la discussione su Tangentopoli, a livello nazionale e sui vertici delle municipalizzate a Milano, perché è anche nel consiglio delle Stelline. IlPd chiede di rivedere il cda di tutte le partecipate dove il sindaco ha collocato i delusi della contesa elettorale.
DERIVATI Due manager del Comune indagati, 1 1 funzionari bancari e 4 istituti di credito accusati di truffa ai danni di Palazzo Marino. Ereditati dalla giunta Albertini, che li sottoscrisse nel 2005 per un valorerecord di 1,6 miliardi, e perfezionati (3 volte su 6) da quella Moratti, gli swap avrebbero già causato guai finanziari per 100 milioni: a tanto ammontano le commissioni occulte pagate alle banche. Nel 2007 scatta l’esposto del consigliere pd Davide Corritore.
IMMIGRATI L’assassinio di un giovane egiziano per mano di un gruppo di sudamericani scatena la rivolta in via Padova, quartiere multietnico. Le politiche di integrazione non esistono, accusa Francesca Zajczyk, Pd, solo ”metodi repressivi”,”videosorveglianza” e un accanimento da ”pulizia etnica” nei confronti dei rom, con oltre 200 sgomberi in un anno.
IL CASO ZINCAR Controllata del Comune (51%), partecipata anche da A2a (27%) e dall’Unione del Commercio della Provincia (12%), la Zincar è fallita con 18 milioni di debiti. A fine 2007 vantava un giro d’affari di 4,96 milioni. Realizzava progetti in ambito ambientale con fondi governativi e anche europei. Ora c’è il rischio che l’Ue chieda la restituzione dei finanziamenti concessi.