Alessio Gonzaga, Novella 2000, n. 9, 04/03/2010, pp. 58-59, 4 marzo 2010
811 mila euro in arredi per la nuova villa di Silvio Berlusconi. [VILLA GERNETTO] Poco più di 75 milioni per regalarsi la terza villa in Brianza, quella che potrebbe diventare il buen ritiro dopo il divorzio da Veronica
811 mila euro in arredi per la nuova villa di Silvio Berlusconi. [VILLA GERNETTO] Poco più di 75 milioni per regalarsi la terza villa in Brianza, quella che potrebbe diventare il buen ritiro dopo il divorzio da Veronica. Spiccioli per Silvio Berlusconi, grande appassionato (fra l’altro) di ville principesche, al punto da possederne un numero imprecisato. Il Corriere della Sera ne ha contate, in Italia, almeno 27, fra quelle ad Arcore, Macherio, Lesmo, Portofino, Cernobbio, la Certosa in Sardegna, la recente Villa Campari a Leso, sul lago Maggiore, e nove (conosciute) all’estero, le due residenza alle Bermuda e le sette ad Antigua. L’ultimo villa l’ha appena inaugurata, sebbene solo in parte, pochi giorni fa. E’ uno stupendo complesso immobiliare a Lesmo, in piena Brianza, con due importanti edifici: Villa Gernetto appunto, residenza patronale del Settecento con tanto di bassorilievi del Canova, e la iù piccola Villa Boffalora, da adibire alla futura ”università liberale”, circondate da circa 40 ettari di bosco interno al Parco della Valle del Lambro, con tanto di giardino a terrazze. La prima visita ufficiale, lo scorso 8 febbraio, è stata quella della premier croata Jadranka Kosor, ricevuta nella sontuosa sala delle conferenze, fra stucchi e marmi settecenteschi. E’ la villa nella quale, si sussurra a voce sempre più alta fra Milano e Roma, Berlusconi vorrebbe trasferirsi. La meticolosità con la quale il Cavaliere ha seguito i lavori è un indizio molto forte. Inoltre, a indurre Berlusconi a cambiare residenza, potrebbe essere l’intenzione di lasciare Arcore ai figli, in particolare a Pier Silvio, ora che con Silvia Toffanin, incinta, è in procinto di mettere su famiglia. Non che manchino stanze in più: ma la nascita del figlio di Pier Silvio potrebbe essere l’occasione per sistemare la partita ad Arcore, nell’ambito della suddivisione del patrimonio del Cavaliere tra i suoi cinque figli (oltre a Pier Silvio, Marina e i tre avuti da Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi). Ulteriore indizio, infine, sono i soldi spesi per ridare lustro alla struttura e renderla più efficiente che mai. Solo per il software per la gestione degli accessi a Villa Gernetto sono stati spesi 22 mila euro (d’altronde, controllare chi entra e chi esce da una struttura tanto delicata, è fondamentale), mentre altri 5 mila euro sono stati investiti in computer distribuiti per la villa. Anche nella nuova residenza, come già nelle altre, per muoversi nella tenuta ci saranno le macchinette da golf elettriche, costate finora 14 mila euro. Per il cosiddetto ”ripristino del verde” ci sono voluti 946 mila euro, 811 mila sono andati per l’acquisto dei mobili e altri 370 mila per le opere d’arte e di antiquariato. Complessivamente, fra utenze, pulizia e vigilanza, sono stati spesi 489 mila euro, 481 mila euro fra architetti, progettisti e direttori dei lavori, 382 mila euro per l’acquisto di impianti e macchinari usati nella villa (molti di questi per far funzionare l’immensa cucina che può sfornare 300 pasti al giorno). In totale, nel 2008 sono stati spesi, oltre ai 35 milioni dell’acquisto, 12, 7 milioni per le prime opere di recupero, mentre l’investimento nel 2009 dovrebbe essere stato di altri 38 milioni per la conclusione dei lavori. In tutta questa frenetica attività anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha avuto il suo tornaconto, sia pure indiretto: solo di imposte di registro e ipotecarie, il presidente del Consiglio ha versato al Fisco 869 mila euro. *** Una statua di Napoleone sul cavallo rampante è in bella mostra a Villa Gernetto.