5 marzo 2010
Rosa Piacente, di 46 anni. Originaria di Viterbo ma residente da tempo a Pozzo d’Adda nel Milanese, maestra delle elementari «adorata dagli alunni» che la chiamavano Rosy, «appassionata del suo lavoro», «riservata ma sempre sorridente», cinque anni fa s’era separata dal marito e da allora viveva con la figlia ventenne, studentessa universitaria, nella villetta del padre Primo, di 84 anni
Rosa Piacente, di 46 anni. Originaria di Viterbo ma residente da tempo a Pozzo d’Adda nel Milanese, maestra delle elementari «adorata dagli alunni» che la chiamavano Rosy, «appassionata del suo lavoro», «riservata ma sempre sorridente», cinque anni fa s’era separata dal marito e da allora viveva con la figlia ventenne, studentessa universitaria, nella villetta del padre Primo, di 84 anni. Da qualche tempo s’era trovata un nuovo compagno, il genitore non approvava e per questo, tra i due, erano liti continue. L’altro giorno, durante l’ennesima scenata, l’uomo afferrò un coltello e infilò la lama nel viso, nella testa e nelle gambe della donna, colpendole pure l’arteria femorale. La figlia della Piacente, tornata a casa dopo una giornata di studio all’università, trovò la madre sul pavimento della taverna in una pozza di sangue, e il nonno, tutto confuso, che vagava nel soggiorno. Pomeriggio di giovedì 4 marzo in una villetta unifamiliare nella frazione Bettola di Pozzo d’Adda, 5 mila abitanti in provincia di Milano.