Varie, 4 marzo 2010
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Markovski Zare
• Skopje (Macedonia) 28 ottobre 1960. Allenatore di basket. In Italia ha guidato Dinamo Sassari, Pallacanestro Reggiana, Scandone Avellino, Virtus Bologna, Olimpia Milano • «[...] Il nome deriva dal nonno Zacaria, il cognome dal ceppo macedone della famiglia originaria di Skopje [...] italiano per scuola e passaporto. Mamma Bogena, nativa di Zara quando la città croata era sotto la monarchia sabauda, gli ha trasmesso l’amore per il nostro Paese e anche se Zare ha girato tanto, alla fine è sempre tornato nella penisola: ”dove – dice con ammirazione – puoi trovare in ogni angolo i beni o i prodotti migliori del mondo, oltre ad essere un ponte di cultura nel passaggio della conoscenza del basket dall’America [...] Ho guardato all’ Italia come ad un naturale approdo umano e professionale e nel ’90, quando mi chiamò Sassari , non ho esitato ad allenare da abusivo un club di A-2 nel paradiso più bello del pianeta. Ero venuto altre volte, in vacanza, a Trieste, dove tuttora risiedo, ricordo un playoff dal vivo Udine-Milano con Larry Wright che duellava contro D’Antoni. Sono sempre stato attratto dalla qualità di vita italiana che, nel basket, ha il suo rovescio della medaglia: quando puoi avere il meglio non vuoi fare sacrifici. In Italia il reclutamento dei giovani cestisti è sempre stato difficile per questo motivo [...] Mi considero italiano al 70%, slavo al 20% e greco (per la questione macedone) al 10%. Mi piace la perfezione italiana, la combattività slava e il classicismo ellenico. Ma nel basket ho attinto molto dagli Usa: Dean Smith e poi Dan Peterson hanno acceso il mio pensiero [...]”» (Andrea Tosi, ”La Gazzetta dello Sport” 13/6/2007).