Carlo Bonini, La Repubblica 3/3/2010, 3 marzo 2010
PERUGIA, OGGI I NUOVI INTERROGATORI UN GENERALE "CONSIGLIORI" DELLA CRICCA
ROMA - Tre nuovi faldoni di atti istruttori, depositati a Perugia dalla Procura di Firenze, scrivono alcuni nuovi, significativi paragrafi della storia sin qui documentata dall´indagine sugli appalti per i Grandi Eventi della Protezione Civile. E le notizie, nel giorno in cui il gip di Perugia tornerà a interrogare in carcere Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola, Diego Anemone e Fabio De Santis, sono almeno due.
La prima notizia. La "cricca" aveva arruolato come proprio "consigliori" e "talpa" nell´indagine della Finanza che la riguardava un ex generale della Guardia di Finanza, Francesco Pittorru, transitato nel 2002 e ancora oggi nei ruoli "amministrativi" dell´Aisi, il nostro Servizio segreto interno. Di più, aveva apparentemente guadagnato l´interesse di un altro ex generale della Guardia di Finanza, nonché ex direttore del Sismi, ufficiale nel cuore della Presidenza del Consiglio, Nicolò Pollari.
La seconda notizia. L´indagine della Procura di Firenze ha afferrato un filo che annoda in modo significativo Denis Verdini, coordinatore nazionale del Popolo delle Libertà, nonché presidente del Credito Cooperativo Fiorentino, a Riccardo Fusi, amministratore della BTP (l´impresa appaltatrice della "scuola dei Marescialli" di Firenze, entrata nel giro della "cricca" e tenuta a galla dalle linee di credito aperte proprio dalla banca di Verdini). E questo perché l´uno e l´altro appaiono, in momenti diversi, soci di una stessa spa, la "Parved" (poi trasformata in "Parfu"). Snodo cruciale - almeno nella complessa ricostruzione che ne danno gli inquirenti - di una catena di partecipazioni azionarie in grado di dimostrare che i rapporti tra l´uomo politico e l´imprenditore non erano semplici evidenze di un neutro "sistema di relazioni". Come per altro, oggi, sembra confermare a posteriori l´ispezione avviata dalla Banca di Italia proprio sul Credito Cooperativo Fiorentino di Verdini.
I generali e la spa, dunque. Le due circostanze, messe insieme, confermano, ancora una volta, la capacità di penetrazione della "cricca". Che, del resto, nel caso del "reclutamento" del generale Pittorru e di un incontro con Pollari, assumono l´evidenza delle trascrizioni di decine di telefonate intercettate sulle utenze di Diego Anemone e Angelo Balducci. Pittorru viene agganciato nel gennaio del 2009. Al telefono, i due lo chiamano ora «il generale», ora «via Merulana» (la zona in cui Pittorru abita e non lontano da un comando della Guardia di Finanza), ora «la torre» (dalla Torre di san Martino ai Monti, indirizzo in cui talvolta si danno appuntamento con lui). E a casa del "generale" (ormai sappiamo che non è una novità), se c´è bisogno, Anemone (2 marzo del 2009) manda un falegname. Del resto, sia Anemone che il suo commercialista Stefano Gazzani che Angelo Balducci considerano Pittorru decisivo per capire due cose. La prima: dove voglia andare a parare la verifica fiscale che la Guardia di Finanza ha avviato sulle società del Gruppo Anemone nell´inverno del 2009 e quindi (siamo nella primavera del 2009) cosa significhi e dove porti l´inchiesta della Procura di Roma che ha sequestrato i cantieri per i Mondiali di nuoto 2009.
Pittorru si dimostra più che collaborativo. «Come è andata?», chiede Anemone a uno dei suoi collaboratori dopo uno degli ennesimi appuntamenti (25 maggio 2009). «Mi ha detto di tenerlo costantemente aggiornato». E due mesi dopo, in luglio. «La "Torre" mi ha chiamato e mi ha detto di dire che tutto è a posto. E di comunicarlo anche all´altra persona, quella con "i capelli bianchi" (Balducci)». A posto, evidentemente, non c´è niente. O, forse, le cose sembrano "a posto" solo a Roma. un fatto che Pittorru riscuote da Anemone il prezzo della sua collaborazione. Sua figlia Claudia viene assunta al Salaria Sport Village di Anemone.
Infine Pollari. Di lui, gli atti e le intercettazioni registrano una sola, enigmatica apparizione. Il 21 maggio 2009, quando il segretario di Balducci lo informa che tale "Valotto", collaboratore di Pollari ha chiesto un appuntamento per conto del generale. Per discutere di che cosa nessuno, al momento, sa. Si sa solo che Pollari e Balducci si vedranno quella stessa sera, presente Valotto, al "Grand Hotel". E che di quell´incontro Balducci prometterà ad Anemone di discutere a voce.