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 2010  marzo 04 Giovedì calendario

Pisacane Michele

• Agerola (Napoli) 1 gennaio 1959. Politico. Eletto alla Camera nel 2006 e 2008 (Udeur, Udc). Sindaco di Agerola • Eletto nella lista dell’Udeur, il 2 marzo 2007 preferì astenersi di fronte alla fiducia al Prodi II: «[...] Nulla contro il suo partito, ma molte le critiche al governo: ”Il mio è un messaggio per rimettere in ordine il sistema. Nella maggioranza ci sono contraddizioni di tutti i tipi: si discute di Dico e non di sostegno alla famiglia, in politica estera siamo stati battuti due volte al Senato e, più in generale, l’Unione è sempre meno di centro e sempre più di sinistra. Occorre un governo stabile e credibile, come ha sostenuto Cossiga al Senato”. Che ha votato ”no” alla fiducia» (r. zuc., ”Corriere della Sera” 3/3/2007) • Passato all’Udc, polemiche nel 2010 per la candidatura della moglie alle Regionali in Campania: «[...] ha fatto stampare migliaia di manifesti, con il simbolo dell’Udc e il suo cognome. Ma Pisacane non si candida, i voti vanno alla moglie che sulle liste elettorali si è fatta registrare Annalisa Vessella ”in Pisacane”. La signora, estranea all’agone politico, resta a casa: oltretutto aspetta una bimba, ottavo mese. ”Ero vedovo, poi ho incontrato Annalisa. Mia moglie è in dolce attesa e io l”aiuto in campagna elettorale”, spiega il sindaco-parlamentare. Voti il cognome di lui ed eleggi lei. Va da sé che il congiunto non ci trovi nulla di strano: ”Mia moglie si impegnerà al telefono”. Una ”truffa”? Macché. Pisacane replica come un agente commerciale. ”Se c’è un lavoro da fare e uno fa il salumiere, non credo sia giusto privilegiare la salumeria degli altri” [...]» (Conchita Sannino, ”la Repubblica” 2/3/2010) • «’Uso il cognome di mio marito, sì, e che problema c’è? Mi avvantaggia, non sono stupida. E poi mica la legge lo vieta. Dunque...”. Annalisa Vennella [...] Laurea in Giurisprudenza, fa la segretaria comunale. ” grazie alla mia professione che [...] ho conosciuto Michele. Lui è vedovo e ha due figli, ma tra noi è stato un colpo di fulmine: ci siamo sposati subito [...] ho svolto anni di attività sindacale. Dunque non vengo dal nulla. In secondo luogo, non scopro oggi la politica: è un argomento che mi ha sempre affascinato. Poi, stando accanto a mio marito, sono stata precipitata in un mondo: frequenti le stesse persone e ti appassioni agli stessi temi [...] è naturale che io abbia deciso di candidarmi e farmi aiutare da lui. Sarebbe stata un’ipocrisia nascondersi dietro il mio cognome. E poi, Rosa Russo Jervolino non usa anche quello del marito? [...] a me non dà fastidio usarlo, questo cognome. Tutti possono poi pensare: è una mezza scema, è il braccio armato del marito... Facciano pure. Intanto mi faccio eleggere: quando sarò consigliere regionale, tanto, dovranno parlare con me. Mica con Michele”» (Angela Frenda, ”Corriere della Sera” 4/3/2010).