Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  marzo 03 Mercoledì calendario

ANDREOTTI JUNIOR AL TIMONE DEL GIGANTE AMERICANO BRISTOL-MYERS SQUIBB

La scalata di Lamberto Andreotti ai vertici di Bristol-Myers Squibb. Il figlio del senatore a vita ed ex presidente del consiglio Giulio Andreotti è il nuovo amministratore delegato del colosso Usa, uno dei principali gruppi farmaceutici mondiali, quotato a Wall Street. Lo ha annunciato ieri sera la società, sottolineando che il manager italiano assumerà l’incarico il prossimo 4 maggio, quando lascerà l’attuale presidente e amministratore delegato, James M. Cornelius. Andreotti, da 12 anni nel gruppo farmaceutico che ha sede a New York, era stato appena nominato (dal marzo 2009) presidente e chief operating officer responsabile per le attività farmaceutiche globali del gruppo.
«Lamberto ha dimostrato una straordinaria leadership come presidente e chief operating officer e ritengo che sia il candidato ideale a rimpiazzarmi come amministratore delegato» dice Cornelius in una nota, sottolineando di aver «molta fiducia in Lamberto». Andreotti è tra gli architetti dell’ultima metamorfosi della multinazionale che tre anni fa ha unito un pezzo di farmaceutica al meglio del biotech per creare un colosso del bio-farm. «Sono lusingato di poter guidare Bristol-Myers nella prossima fase. Avremo delle sfide da affrontare – mette in evidenza Andreotti – ma sono sicuro che riusciremo a vincerle. I beneficiari ultimi del nostro successo sono i pazienti che aiutiamo a superare serie difficoltà».
L’«altro» Andreotti riporta al padre Giulio per la somiglianza del volto e per l’ironia che spesso traspare dai suoi occhi. Il manager vive da tempo a New York ed è un big dell’industria farmaceutica che ha passato buona parte dei suoi 59 anni all’estero. Laureato in ingegneria civile a Roma decide poi di andare in America a fare un master che lo ha convertito al management.
Mentre era in Finmeccanica nella Grande Mela lo chiamò Arrigo Recordati offrendogli di occuparsi di prodotti e sviluppo della sua azienda. stato poi in Farmitalia-Carlo Erba, Pharmacia & UpJohn, e infine Bristol-Myers Squibb, gigante del settore da oltre 20 miliardi di dollari di cui ha appena scalato la vetta. Squibb a molti fa venire ancora in mente il dentifricio ma oggi la multinazionale si occupa della genesi di nuovi farmaci in settori quali l’oncologia, l’Aids, nel cardiovascolare, al motto: «Together we can prevail» (insieme possiamo prevalere).
Antonia Jacchia