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 2010  marzo 03 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BERARDI, FRANCO"


Intanto si è rivisto pure Franco Berardi, detto Bifo, teorico di Radio Alice e animatore del Settantasette bolognese. Attraversa la Fortezza con elegante cappotto e un cappellone marrò a falde larghe. Seminario sulla comunicazione. Così è introdotto al pubblico: «Bifo si presenta da sé». Vero. stringato e apocalittico, prevede la catastrofe economica e reclama l’«interconnessione ubiqua». Anche un po’ visionario, «stretti come siamo - osserva - tra la dittatura planetaria e l’olocausto». Poi saluta: «Buona serata». Da giovane assomigliava a D’Artagnan, oggi ha ancora un sacco di capelli, ma sono tutti bianchi. (Filippo Ceccarelli La Stampa, 08/11/2002)

Franco «Bifo» Berardi ("Radio Alice") parla dell’«informazione completamente scombinata» delle radio libere: «Una volta abbiamo dato la notizia di un aereo che era caduto in Turchia, con 147 morti. Uno telefona, dicendo: "Mi fa piacere, tanto i proletari non prendono l’aereo". E l’abbiamo mandato in onda». (f.giu., La Stampa 22/11/2004, pag. 13.)

L’ex direttore di Liberazione, Pietro Sansonetti, alle amministrative di Bologna (giugno) darà il suo appoggio alla lista ”Bologna Città Libera”. Insieme a lui Franco Berardi detto Bifo, Valerio Monteventi, Nanni Balestrini, Stefano Bonaga (che non si candiderà). (Corriere della Sera 23/1/2009)

[Quando a intercettare erano le centraliniste] Ed è così che Franco Berardi detto Bifo, allora leader dell´Autonomia Operaia bolognese, finisce in galera. «La telefonata - ricorda la signora Obino - la prese una mia collega. Lui era latitante e telefonò da Parigi al padre bolognese, si soffermò anche su alcuni particolari. La collega ha riferito subito la conversazione intercettata al capo turno, che ha avvertito la capo sala. L´ispettore capo dell´Asst ha avvisato la polizia e dopo pochi giorni Bifo è stato arrestato. Le autorità venivano avvertite ogni volta che si ascoltava qualcosa di penalmente rilevante. (Jenner Meletti, la Repubblica, 7/2/2009)