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 2010  marzo 03 Mercoledì calendario

IL FATTO DI IERI - 3 MARZO 1963

Su L’espresso del 3 marzo ”63 così Moravia commentava il film ”La ricotta” di Pasolini, sequestrato due giorni prima a Roma, ”… l’idea dolorosa… in questo piccolo capolavoro è quella del contrasto tra la grande civiltà italiana del passato simboleggiata dalla Sacra Famiglia dipinta da tutti i nostri pittori… e l’imbastardimento di questa stessa civiltà simboleggiata dalla decomposizione di quella stessa Sacra Famiglia”. Apologo metalinguistico, ”La Ricotta”, il cui vero bersaglio è la borghesia benpensante e ipocrita, è la sintesi della religiosità anarchica di Pasolini, raccontata, attraverso la storia di un poveraccio ingaggiato come comparsa in un film sulla Passione, che percorre le tappe di un calvario moderno fino alla morte in croce. Vita e crocifissione di Cristo trasferita nel mondo emarginato dei morti di fame, in cui, nei panni rozzi del produttore e del suo entourage, compare anche l’odiata borghesia. Vertice della poetica pasoliniana, La ricotta, con la quale il protagonista ”si strafocherà” fino a morirne sulla croce, risultò indigesta ai moralisti dell’epoca che condannarono Pasolini. Così accadeva ai tempi del ”comune senso del censore”. Battuta d’epoca, attualissima ancor oggi.