Michele Farina, Corriere della Sera 26/2/2010, 26 febbraio 2010
Siccome i francesi divorziano parecchio e poi si risposano, fanno anche più figli. Lo dice l’Ined, ente nazionale degli studi demografici: «L’aumento dei divorzi e delle seconde nozze hanno conseguenze importanti tanto sulla fecondità individuale che sul numero di nascite»
Siccome i francesi divorziano parecchio e poi si risposano, fanno anche più figli. Lo dice l’Ined, ente nazionale degli studi demografici: «L’aumento dei divorzi e delle seconde nozze hanno conseguenze importanti tanto sulla fecondità individuale che sul numero di nascite». In particolare, una persona di 35 anni con uno o più figli che dopo il divorzio arriva al secondo matrimonio ha più probabilità di avere un altro bambino rispetto a una persona che rimane fermo al primo matrimonio (il 45% delle unioni francesi finisce in divorzio). Sul totale dei bebè nati tra il 2000 e il 2004, quasi uno su 4 (il 22%) è nato dal secondo matrimonio del padre, mentre per la madre la percentuale cala al 17%. Spiega il ricercatore dell’Ined, Laurent Toulemon: «Si desidera un’altra nascita proprio per marcare la nuova unione e consolidarla». Esempio di questa tendenza, Carla Bruni-Sarkozy, che in più occasioni ha detto di volere un figlio da Sarkozy: «Io ne ho già uno, mio marito tre. Certo non si può dire che ne abbiamo la necessità. Però se non fosse possibile dal punto di vista biologico, sarei pronta all’adozione». Altri dati: superati i 32 anni gli uomini hanno più probabilità di avere figli rispetto alle donne. In Francia oltre la metà dei maschi under 42 che si sposano o convivono hanno compagne sotto i 35.