3 marzo 2010
Oriano Vidos, 50 anni. Origini croate, imprenditore edile nel Padovano, sposato, due figli, «lavoratore infaticabile, devoto alla famiglia, senza vizi né grilli per la testa», da un anno assai depresso perché la sua ditta era stata dichiarata fallita per debiti, l’altro giorno disse alla moglie «vado a fare un lavoro, torno presto» e invece scese in cantina, fece un cappio a una corda, la legò su una trave, ci infilò la testa e si lasciò penzolare
Oriano Vidos, 50 anni. Origini croate, imprenditore edile nel Padovano, sposato, due figli, «lavoratore infaticabile, devoto alla famiglia, senza vizi né grilli per la testa», da un anno assai depresso perché la sua ditta era stata dichiarata fallita per debiti, l’altro giorno disse alla moglie «vado a fare un lavoro, torno presto» e invece scese in cantina, fece un cappio a una corda, la legò su una trave, ci infilò la testa e si lasciò penzolare. Giornata di lunedì 1 marzo in una casa in via Borgo Padova a Camposampiero in provincia di Padova.