Varie, 1 marzo 2010
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Ferris Joshua
• Danville (Stati Uniti) 8 novembre 1974. Scrittore • «Il primo a parlare in termini entusiastici di E poi siamo arrivati alla fine, il romanzo di esordio di Joshua Ferris, è stato Nick Hornby, il quale, in un saggio con un titolo dagli accenti talmudici (Un brutto libro può condannare tutta la letteratura), ha citato Barthelme, la serie televisiva Seinfeld e persino Kafka, definendo il libro del giovane scrittore americano “un romanzo formidabile, tenero e divertente, intelligente e vero”. Hornby ha letto il romanzo ancora in bozze [...] E poi siamo arrivati alla fine è ambientato in una grande agenzia pubblicitaria di Chicago nel quale si incrociano e si formano le vite di un gruppo di giovani, e rivela sin dall’incipit il talento fresco, ironico ed estremamente acuto di un giovane narratore che ama in egual misura la cultura classica e quella popolare, e concentra il proprio sforzo creativo sulla sincerità e l’umanità dei suoi personaggi: [...] Prima del debutto nel romanzo Ferris si era fatto notare per alcuni racconti pubblicati sull’Iowa Review e sul Best American Voices del 2005 [...] È originario della città di Danville, nell’Illinois, e ha vissuto a lungo a Key West, ma è l’ennesimo scrittore americano che ha scelto ha scelto Brooklyn come patria adottiva. “Credo che sia un luogo che ospita molti artisti che la pensano alla stessa maniera [...] ma non sono tra coloro che ritengono che esista una scuola di Brooklyn. Si può parlare al massimo di un ambiente nel quale si creano relazioni e affinità culturali: molti hanno scelto il quartiere per necessità economiche, e la presenza di tanta creatività ha garantito e continua a garantire una energia affascinante e stimolante” [...]» (“la Repubblica” 11/10/2006).