28 febbraio 2010
Sebastiana Melis, 70 anni. Di Genova, ex infermiera dell’ospedale di San Martino, capelli tinti di biondo, vedova da tre anni, appassionata di liscio, da qualche tempo frequentava un uomo conosciuto nelle sale da ballo, viveva con un cane e un gatto in un appartamento tutto pulito e ordinato e spesso, a detta di un vicino, litigava con un parente per l’eredità che le aveva lasciato il marito Ottorino Betti (due garage e quattro appartamenti )
Sebastiana Melis, 70 anni. Di Genova, ex infermiera dell’ospedale di San Martino, capelli tinti di biondo, vedova da tre anni, appassionata di liscio, da qualche tempo frequentava un uomo conosciuto nelle sale da ballo, viveva con un cane e un gatto in un appartamento tutto pulito e ordinato e spesso, a detta di un vicino, litigava con un parente per l’eredità che le aveva lasciato il marito Ottorino Betti (due garage e quattro appartamenti ). La sera di giovedì 25 febbraio aprì la porta a qualcuno che a un certo punto le diede un cazzotto in faccia, poi prese un martello, glielo suonò sei volte sulla testa fino a fracassarle il cranio e infine se ne andò via senza prendere nulla. Il corpo trovato il giorno dopo, sul pavimento dello studio, in una pozza di sangue, da un vicino di casa che aveva le chiavi dell’appartamento (gli inquirenti ipotizzano che l’assassino abbia agito per soldi, ma non escludono la pista passionale). Serata di giovedì 25 febbraio in un appartamento in via Casata Centuriona, nel quartiere genovese di Marassi.