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 2010  febbraio 27 Sabato calendario

IL CALCIO INGLESE PORTA I LIBRI IN TRIBUNALE - LONDRA

Il campionato dei record ne stabilisce uno nuovo, di cui farebbe volentieri a meno. Una squadra della Premier League, la massima serie di calcio inglese, è stata messa ieri in amministrazione controllata per fare fronte ai debiti ed evitare il fallimento: è la prima volta che accade nella storia del torneo. Si tratta del Portsmouth che appena nel 2008 vinse la Coppa d´Inghilterra, ma quest´anno è in ultima posizione in classifica, già condannato alla retrocessione, destino adesso ancora più inevitabile perché il dissesto finanziario costerà al club anche una penalizzazione di nove punti.
L´amministrazione controllata è scattata dopo che la società non è riuscita a ottenere nuovi finanziamenti né a trovare un nuovo proprietario, che sarebbe stato il sesto in un anno. I debiti del Portsmouth sfiorano i 70 milioni di euro. L´allenatore, l´israeliano Avram Grant, che due anni or sono guidò il Chelsea, incontrerà i giocatori per decidere un´autoriduzione degli stipendi in modo da aiutare i dipendenti del club che rischiano il licenziamento nel quadro delle ristrutturazioni che saranno varate in amministrazione controllata. L´unica consolazione per i tifosi è che gli amministratori promettono che la squadra finirà il campionato, con la speranza di iniziare il prossimo, sia pure nella serie B inglese, con un bilancio più sano.
«Siamo la prima società della Premier League in amministrazione controllata, ma non saremo l´ultima», affermano i dirigenti del club, e il pronostico non pare esagerato. Secondo un rapporto della Uefa, anticipato dal quotidiano Guardian di Londra, 18 squadre della Premier League hanno da sole più debiti di tutte le altre 714 squadre europee messe insieme. Per l´esattezza, il 56 per cento del debito calcistico d´Europa proviene dall´Inghilterra, e la quota sarebbe ancora più alta se il rapporto considerasse tutte e 20 le squadre della Premier League: invece ne ha lasciate fuori due, che a causa della loro pesante situazione debitoria non avevano ricevuto la licenza della Uefa, il West Ham e - guarda caso - il Portsmouth.
Complessivamente, le 18 squadre della Premier League hanno debiti per quasi 4 miliardi di euro, quattro volte di più del campionato che si piazza secondo in questa speciale classifica dei bilanci in rosso, la Liga spagnola; e al terzo posto c´è la serie A italiana, con circa mezzo miliardo di euro di debiti. Ciò avviene nonostante il fatto che la Premier League sia di gran lunga il torneo che incassa più soldi da diritti televisivi e altre attività commerciali: una media di 122 milioni di euro a club, contro i 79 milioni a club della Bundesliga tedesca, il secondo campionato più ricco da questo punto di vista. Il presidente della Uefa, Michel Platini, intende usare il rapporto per dimostrare la gravità della tendenza del calcio europeo a spendere più di quello che guadagna, prendendo denaro in prestito da banche e investitori, e la necessità del nuovo regolamento finanziario che imporrà a tutti i club europei di avere il bilancio in pareggio a partire dalla stagione 2012-2013.
Altrimenti di Portsmouth potrebbero essercene parecchi, e non solo in Inghilterra.