en. br., Il Sole-24 Ore 27/2/2010;, 27 febbraio 2010
IL 68,5 POSSIEDE LA CASA IN CUI VIVE
Casa dolce casa ma anche un incubo per alcuni: la maggior parte degli italiani non rinuncia alla casa di proprietà magari anche caricandosi di un mutuo. Ma sono ancora in molti quelli che sono costretti a stare in affitto mentre ci sono anche i fortunati che la casa ce l’hanno gratis.
Per molte famiglie quella per l’abitazione resta la spesa che incide di più (fino al 40% del reddito). Tanto che per 2,4 milioni di famiglie la situazione è definita di «serio disagio ». Colpa anche degli affitti che - secondo Federconsumatori - sono cresciuti del 79% dal 2001.
a grandi linee il quadro tratteggiato dall’Istat nell’ultima rilevazione relativa al 2008 sull’abitazione delle famiglie residenti in Italia. Mentre l’allarme sugli affitti arriva da Federconsumatori. Ecco in sintesi il quadro della situazione abitativa fornito dall’Istat.
Quasi tutti proprietari
Nel 2008, 16,9 milioni di famiglie (68,5% del totale) sono risultate proprietarie dell’abitazione in cui vivono, 4,7 milioni (18,9%) vivono in affitto e 3,1 milioni (12,6%) dispongono dell’abitazione in usufrutto oa titolo gratuito.
In corrispondenza, sono 42 milioni (70,2%) gli individui che vivono in case di proprietà, 11 milioni (18,3%) quelli che vivono in affitto e 6,9 milioni (11,5%) in usufrutto o in uso gratuito. La diffusione dell’affitto è maggiore tra le famiglie con i redditi più bassi.
Famiglie con mutuo
Le famiglie proprietarie di un’abitazione gravata da un mutuo rappresentano il 13,4 del totale (famiglie affittuarie, proprietarie e usufruttuarie), con percentuali che vanno dal 15,9 per cento nel CentroNord all’8,2% nel Mezzogiorno. Questa situazione riguarda più spesso le famiglie di recente costituzione: le giovani coppie senza figli (36,6%), le coppie con figli minori (23,2%) e le persone sole con meno di 35 anni (19%).
Nel 2008 circa 300mila famiglie hanno rinegoziato il proprio mutuo.
Spesa fino a 40% reddito
Le spese per l’abitazione (condominio, riscaldamento, gas, acqua, altri servizi, manutenzione ordinaria, elettricità, telefono, affitto, interessi passivi sul mutuo) costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare. Una famiglia spende in media 347 euro mensili, a fronte di un reddito netto ( al netto delle «poste figurative ») di 2.465 euro mensili nell’anno solare precedente.Il livello di questo tipo di spesa varia sensibilmente secondo il titolo di godimento.
Le famiglie a disagio
Quasi 2 milioni e 400 mila famiglie (9,7%del totale) si trovano in condizione di serio disagio, presentando una quota di spese per l’abitazione sul reddito disponibile superiore al 40 per cento.
I consumatori e il caro affitti
Dal 2001 al 2009 il canone d’affitto è aumentato del 79%. Lo rileva l’osservatorio Federconsumatori, che certifica come vivere in affitto comporti diversi esborsi, tutti costi che in 9 anni sono lievitati.
Le voci che hanno fatto segnare i rincari maggiori sono la nettezza urbana (+97%), il condominio (+77%), la luce (+61%), l’acqua (+60%), il riscaldamento (+48%). Nello stesso periodo l’unico ribasso è stato registrato per il telefono (-11%). Nella nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef viene calcolato anche l’incremento dell’esborso per mantenere una casa in affitto: in nove anni l’aumento è stato del 72 per cento.