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 2010  febbraio 27 Sabato calendario

L’EFFICACIA DI TELEFONO AZZURRO

In merito all’articolo Telefono Azzurro dà occupato, ma quanti bambini chiamano davvero? Pubblicato l’11/02/10 riteniamo doveroso richiamare la Sua attenzione su alcune affermazioni in esso contenute che riteniamo essere imprecise e fuorvianti (...). T.A. gestisce fin dal 1987 il Centro Nazionale di Ascolto che, con le linee 19696 e 199151515, nel 2009 su 300 mila chiamate ha gestito 3000 casi di cui quasi il 92% in maniera autonoma (...). Il Servizio 114 Emergenza Infanzia, di cui T.A. è gestore pro tempore a seguito di bando pubblico, si configura invece come numero per segnalazioni di emergenza (...) e solo nel 2009 ha gestito 1.730 casi generando 1.048 segnalazioni alle Istituzioni preposte (tribunali, servizi sociali, procure, forze dell’ordine). Il 114 è un servizio ministeriale finanziato in parte con contributi pubblici, in parte con risorse significative proprie dell’associazione (...). Contrariamente a quanto affermato, T.A. ha provveduto ogni quattro mesi a: rendicontare i costi del servizio, presentare una relazione attestante i risultati raggiunti, illustrare i costi previsti per i mesi successivi (...). Molti altri poi i progetti realizzati in modo totalmente indipendente dal 114, portati avanti con risorse proprie dell’ente, anche attraverso una normale attività di fund rising (tra le quali la donazione del sultano che viene strumentalizzata nell’articolo riferendosi al 114). Prof. Ernesto Caffo, presidente SOS il Telefono Azzurro Onlus *** Gentile professore, mi fa piacere constatare come lei non smentisca alcuna informazione data da ”Il Fa t t o ”. A partire dai numeri: milioni di telefonate l’anno per arrivare a un migliaio di casi ”g ra v i ”. Il tema resta dunque l’efficacia. Sono stati ben spesi i milioni di euro che la sua associazione ottiene tramite finanziamenti pubblici e donazioni private certamente favorite dall’ampia visibilità concessale dallemassime istituzioni italiane? Quali sono i controlli di qualità? Sul 114 T.A. invia relazioni al ministero delle Pari opportunità, ma non c’è alcuna verifica diretta (nemmeno a campione): ci si muoverebbe solo in caso di denunce. Noi ne abbiamo ricevute diverse, non è però nostro compito vagliarle. Colpisce invece che lei non abbia citato il ”caso Palermo’, 25 operatori esperti sostituiti da volontari, né il parere di molti assistenti sociali secondo cui il numero telefonico porta risultati scarsi. Infine, contesta che i due milioni dell’emiro fossero destinati a T.A. e non al 114. Ma se i soldi del ministero per il 114 non bastano da dove li prende? Parteciperà al prossimo bando anche dovendo metterci del suo (o del sultano)? Sempre in attesa di un’intervista, più volte richiesta e mai concessa, la saluto cordialmente . Chiara Paolin