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 2010  febbraio 26 Venerdì calendario

PARIGI NON VOLA CROLLA IL MORALE DELLA FAMIGLIE

PARIGI - Le illusioni sono presto svanite, il 2010 non sarà facile nemmeno per l’ economia francese. La fine del 2009 aveva fatto emergere un certo ottimismo: la crescita dell’ ultimo trimestre era stata dello 0,6%, superiore alle aspettative, trainata dai consumi, che avevano registrato il miglior incremento degli ultimi 10 anni. I primi dati di gennaio costringono adesso la Francia a fare i conti con la realtà: quei dati erano un po’ drogati dalle misure a sostegno dell’ economia. Ad avvalorare questa ipotesi è il dato sui consumi in gennaio, diminuiti del 2,7%. Certo, su base annuale siamo ancora in rialzo (+1,5%), ma il crollo degli acquisti di auto (-16,7%) dimostra che tra ottobre e dicembre la crescita è stata sostenuta dalla corsa all’ acquisto di una vettura grazie agli incentivi per la rottamazione. Una volta diminuiti gli aiuti, la ripresa si fa più lenta. Lo confermano altri due dati. Il primo riguarda l’ impiego: «Nelle settimane e nei mesi a venire vedrete diminuire la disoccupazione», aveva detto incautamente Nicolas Sarkozy il 25 gennaio in tv. Una previsione smentita dai fatti: in gennaio il numero dei senza lavoro è aumentato dello 0,7% e secondo gli economisti questa tendenza proseguirà come minimo fino a giugno. «Siamo in un periodo meno sfavorevole», cerca di rassicurarsi il ministro delle Finanze, Christine Lagarde. Ma i francesi sentono che la crisi è tutt’ altro che superata: l’ indice che misura il morale delle famiglie è sceso di 3 punti. Una caduta brutale, la peggiore dall’ ottobre 2008, quando il rischio di una crisi di sistema aveva impaurito tutto il mondo occidentale. E per cercare qualche rimedio, il governo non ha trovato di meglio che rimettere al lavoro la commissione Attali.