Varie, 26 febbraio 2010
REICHLIN
REICHLIN Lucrezia Roma 14 agosto 1954. Economista • «Il padre Alfredo è stato dirigente e parlamentare del Pci, direttore dell’Unità a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta e ha appoggiato la tra sformazione in Pds e poi in Ds, fino a partecipare alla stesura della carta dei valori del Pd. La madre Luciana Castellina è stata una delle fondatrici del manifesto. Lucrezia e Pietro, i due figli di Alfredo e Luciana, sono invece economisti di formazione di sinistra se non altro per ragioni familiari, ma hanno completato gli studi in America, e strizzano l’occhio sempre più al liberismo e alle nuove teorie monetarie [...] Lucrezia [...] maturità classica al Tasso di Roma (proprio il liceo del padre che era arrivato mino renne nella Capitale dalla Pu glia per partecipare alla Resistenza) è entrata nel cda di Uni credit come rappresentante dei soci di minoranza insieme a Theo Weigel, ministro delle Finanze tedesco ai tempi della riunificazione. E Unicredit è una delle banche che affondano le radici in quelle privatizzazioni che negli anni Novanta furono tanto criticate da Alfredo Reichlin, all’epoca responsabile economico del Pds, perché le giudicava ”privatizzazioni a metà”, dove ”cambiano gli assetti ma non chi controlla il potere”. La politica, assicurano i fondi che l’hanno designata, non c’entra con la nomina di Lucrezia. ” una delle più brillanti economiste del mondo”, dicono di lei, laureata a Modena nel 1980, PhD a New York sei anni dopo, già consulente del la Fed di Alan Greenspan e poi fra il 2005 e il 2008 direttore del dipartimento ricerca della Banca centrale europea. Oggi insegna alla London Business School. E la sua idea di economia sembra ben lontana a quella del padre (almeno dei tempi del Pci), assai più vicina a quel la del fratello Pietro, che ha st diato alla Columbia e insegna alla Luiss, oltre a collaborare con la Voce.info, il pensatoio economico di Tito Boeri. Lucrezia, destando non poche polemiche, come capo ricercatrice della Bce, è stata fra le prime persone a sostenere che non c’è un nesso automatico fra aumento della massa monetaria e aumento dell’inflazione. Teoria condivisa in parte anche dal fratello. Ma ben lontana dalle posizioni degli economi sti legati a Pci, Pds e Ds, i partiti nei quali ha militato papà Alfredo» (Paolo Foschi, ”Corriere della Sera” 3/5/2009).