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 2010  febbraio 25 Giovedì calendario

Sophie Wessex, moglie del principe Edoardo, è diventata, di fatto, la ”lady in waiting”, ovvero una dama di compagnia non ufficiale di Elisabetta II

Sophie Wessex, moglie del principe Edoardo, è diventata, di fatto, la ”lady in waiting”, ovvero una dama di compagnia non ufficiale di Elisabetta II. Ha le chiavi del guardaroba privato della regina e persino il permesso di rovistare tra la biancheria intima, la collezione di scarpe pastello e gli abiti ”vintage” […]. Una sorta di allegra bandate di lusso che assiste la monarca nella scelta di abiti e gioielli per le occasioni mondane, l’accompagna in chiesa la domenica, supervisiona la preparazione dei pasti e si accerta che l’agenda di impegni non sia troppo pesante. Elisabetta si fida solo di lei […]. Le due passano ore, la sera, sedute sul divano a guardare la Tv o a conversare. Sophie aiuta la sovrana anche a intrattenere i suoi ospiti, smista la corrispondenza, soprattutto telematica, e coordina i compiti di assistenti, segretari e cameriere. Il tutto continuando a badare al marito e ai due figli, Louise e James. […] L’immagine della dama di compagnia a corte è cambiata […]. L’importante è non fare l’errore di chiamarle (appunto) dame di compagnia […] tutte preferiscono essere definite ”assistenti personali”. Colpa di Lady Diana, che da principessa collezionò ben otto dame e nel 1986, con una decisione del tutto rivoluzionaria per casa Windsor, promosse Anne Beckwith-Smith segretaria privata. […] L’assistente di Sarah Ferguson, Kate Waddington, ufficialmente agente Pr, la protegge come una bodyguard dalle brutte figure. […] Lady Emma Kitchener-Fellowes, moglie di Julian Fellowes (premio Oscar 2001 per la sceneggiatura di Gosford Park) e ”lady in waiting”, oltre che confidente, dell’imprevedibile principessa Michael di Kent. Ne è rimasta scottata invece Caresse Henry, ex assistente di Madonna. Per anni la star si è confidata solo con lei, sicura dell’accordo di confidenzialità firmato dalla donna. Ma le cose tra le due non sono finite bene. Caresse se n’è andata sbattendo la porta dopo una furiosa litigata dovuta, pare, alla sua relazione extraconiugale con una guardia del corpo della pop star. Infatti, la Cabala, religione a cui sono entrambe devote, non ammette adulterio. […] Marta Marzotto: «Oggi tutte vogliono farmi da dama, donne bellissime, giovani e di buona famiglia. Peccato che, alla fine, finisca sempre che sia io a dover fare da badante a loro. Mi tocca organizzare tutto. Non ce la fanno a seguire i miei ritmi». Da giovane, la Marzotto era ”la preferita” della principessa Lottie Fürstenberg: «Eravamo a Cortina e lei, che era già anziana e aveva fatto da dama di compagnia a Sissi d’Asburgo, aveva tante cose da raccontarci. Era deliziosa e non si dimenticava mai di fare dei regalini ai miei figli». *** Le dame di Diana ricevevano solo un rimborso spese per i viaggi e una ”paghetta” per il guardaroba. E in Italia? «Alla dama di compagnia non vengono richiesti compiti casalinghi, ma di poter conservare ad alti livelli. Oppure accompagnano a teatro, al cinema o a fare shopping. Ma questa figura non esiste praticamente più», dicono alla Selinaut, nota agenzia di personale domestico milanese. «Ormai è una richiesta insolita anche negli ambienti di alta classe. Anche perché è difficile trovare una persona di esperienza pluriennale e di una certa cultura, disposta ad accettare un impiego simile, a tempo pieno». Chi ha voglia di provarci, però, è avvertita: si resta a disposizione 24 ore su 24 e lo stipendio si aggira intorno ai 2.000 euro al mese.