frammenti vari, 25 febbraio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BASSO
IVAN"
2009
Quest’anno l’uomo da battere sembra Ivan Basso, già vincitore dell’edizione 2006. Marco Sarti: «Dopo una squalifica di due anni per doping (per il coinvolgimento nell’Operacion Puerto), il ciclista varesino della Liquigas è tornato a correre. E ora, fresco vincitore del Giro del Trentino, parte con i favori del pronostico». [5] Venerdì Snai quotava il suo successo finale a 2,75. [6] Tomaselli: «Come pochi altri in questi anni disastrati, ha intrapreso una via di redenzione credibile, sia dal punto di vista della pulizia che dei (possibili) risultati». [3] Zavoli: «Ha talento ed è stato un peccato che l’abbia sporcato in quel modo. Ma c’è sempre tempo per farlo dimenticare». [4] Dal 15 dicembre alla partenza del Giro Basso dice di essersi allenato per 480 ore, cioè 14.500 chilometri, più o meno 2.250.000 pedalate. Claudio Ghisalberti: «Il tutto con un’idea fissa in testa: prima convincere, cioè ritrovare credibilità. Poi magari vincere». [7] [3] Paolo Tomaselli, Corriere della Sera 9/5; [4] Gian Luigi Paracchini, Corriere della Sera 9/5; [5] Marco Sarti, Il Riformista 9/5; [6] Marco Filacchione, La Gazzetta dello Sport 9/5; [7] Claudio Ghisalberti, La Gazzetta dello Sport 9/5;
Il nuovo Basso si è allenato al Centro Mapei di Castellanza sotto la direzione del professor Aldo Sassi: «Tutti meritano una seconda possibilità, se decidono di cambiare. Ivan si è veramente convinto di fare ciclismo in modo trasparente. Molti mi dicono che sto rischiando, fidandomi di lui. Io sono pronto a prendermi questo rischio. Con altri ho rifiutato di collaborare». [18] Luigi Perna, La Gazzetta dello Sport 28/10/2008
Ivan Basso ha confessato con orgoglio di essere fra i pochi a poter inviare un sms a Lance Armstrong con la certezza di avere risposta (Giorgio Viberti, La Stampa 12/1/2009)
2007
Dopo aver manifestato l’intenzione di collaborare con il Coni per sconfiggere il doping, il vincitore del Giro d’Italia dell’anno scorso, Ivan Basso, l’8 maggio, in conferenza stampa, alla presenza del suo avvocato, si è limitato a dichiarare: "Non ho mai assunto sostanze dopanti e non ho mai fatto emotrasfusione. Non sono a conoscenza di altri corridori che lo abbiano fatto. Ho ammesso il tentativo di doping in vista del Tour e sono pronto a scontare la mia pena. Ho sempre vinto in modo pulito e intendo tornare a correre dopo aver scontato la mia squalifica. Non ho niente di cui vergognarmi. Ho chiesto scusa e basta" (Luca Veronese, Il Sole-24 Ore 9/5/2007)