Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 25 Giovedì calendario

LETTERE

Riallacciandomi alla lettera "la nostra lingua corrotta e stramazzata" vorrei segnalare una parola italiana che non ho mai sentito usare in modo corretto. Si tratta di "scranno", termine che non esiste su nessun vocabolario (Devoto Oli, Zingarelli, De Felice). In compenso esistono scranna e scanno, che hanno entrambi più o meno lo stesso significato. Lo so che si tratta di cercare il pelo nell’uovo, ma temo che a forza di non far caso ai peli la nostra lingua si ritroverà ben presto desolatamente nuda.
Donatella Paradisi
Roma