lettera alla Repubblica 25/02/2010, 25 febbraio 2010
LETTERE
Riallacciandomi alla lettera "la nostra lingua corrotta e stramazzata" vorrei segnalare una parola italiana che non ho mai sentito usare in modo corretto. Si tratta di "scranno", termine che non esiste su nessun vocabolario (Devoto Oli, Zingarelli, De Felice). In compenso esistono scranna e scanno, che hanno entrambi più o meno lo stesso significato. Lo so che si tratta di cercare il pelo nell’uovo, ma temo che a forza di non far caso ai peli la nostra lingua si ritroverà ben presto desolatamente nuda.
Donatella Paradisi
Roma