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 2010  febbraio 24 Mercoledì calendario

CLICCA SU PLAY E LA CHAT DIVENTERA UNA ROULETTE RUSSA

NEW YORK – Una ragazza che si pettina lunghissimi capelli rossi, sotto i quali si indovina una pallida nudità. Tre giovanotti seduti l’uno accanto all’altro che si mettono le dita nel naso con perfetta sincronizzazione. Un uomo grasso che si masturba. Una signora che sta cucinando e vorrebbe scambiare ricette. Un gruppetto di studenti messicani che vogliono solo parlare con ragazze svedesi. Ecco un piccolo campionario di quello che vi può offrire chatroulette.com, l’ultimo arrivato in materia di network di socializzazione, e già tanto popolare che la sua crescita è esponenziale, con un aumento del traffico che va dal 10 al 15 per cento al giorno.
Se vi è capitato di partecipare a qualche chat room in internet, sapete già che il web permette di comunicare con perfetti estranei senza tradire la propria identità. Chatroulette offre la stessa opportunità, ma con l’aggiunta delle immagini. Una specie di Twitter con video, o un Facebook con video e senza controlli. Perché questa è la caratteristica del nuovo sito inventato da un diciassettenne russo, Andrey Ternosvkiy: non ci sono regole, non ci sono controlli, tutto si svolge a caso, anonimamente, a grande velocità, come in una roulette appunto.
O meglio: qualche regola ci sarebbe. Ma non c’è nessuno che la faccia rispettare. In teoria solo chi ha almeno 16 anni può partecipare a questa cavalcata nell’ignoto. E in teoria sono vietate oscenità, razzismo, ecc ecc. Ma vari controlli nel corso di una giornata hanno dimostrato che il rischio maggiore di chatroulette è di imbattersi in ”partner” che vogliono fare sesso (o lo stanno già facendo da soli).
Di conseguenza c’è la possibilità che il sito diventi un pericolo per i bambini, a meno che i genitori non mettano un lucchetto virtuale sul computer di casa. E’ possibile che qualche bambino navighi fra questi ”partner” e si trovi a vedere immagini inquietanti. Per non parlare del fatto che perfetti estranei all’altro capo del mondo possono vedere i vostri bambini: non hanno modo di sapere chi siano e dove siano, ma per molti genitori anche così l’ipotesi è spaventosa.
E tuttavia chatroulette avrebbe anche le possibilità di diventare un fenomeno appassionante, proprio perché chi vi si avventura ha la sensazione di navigare nell’ignoto, in un mondo surreale, dal quale può scaturire qualche conversazione divertente, interessante e intelligente, o anche semplicemente piacevole (la signora che cucinava, ad esempio, ha condiviso con noi una ricetta per i biscottini al té verde, e ha gradito in cambio quella del castagnaccio).
A differenza di Facebook o MySpace, ChatRoulette non richiede iscrizioni. Il sito è semplice, anzi arido: due riquadri, uno che dice ”You” e uno che dice ”Partner”. Se vuoi navigare, basta cliccare su ”play”. Ti viene chiesto se vuoi aprire l’accesso alla tua videocamera, e se non vuoi puoi comunque passare in rassegna i ”partner”, senza farti vedere. E da lì comincia il bello (e qualche volta, il brutto).