Armando Torno, Corriere della Sera, 23/2/2010, 23 febbraio 2010
IL DIALOGO TRA FEDI E GLI SCHIAFFI DEGLI ESTREMISTI
(riassunto)
Un’antica tradizione ricorda che la religione di Gesù arrivò in India con l’apostolo Tommaso, trafitto da una lancia per ordine del re Misdaeus (forse Vasudeva I). Gli Atti di Tommaso, un apocrifo del Nuovo Testamento scritto probabilmente all’inizio del III secolo, comunque dopo il 225, mostrano le mosse di un cristianesimo gnostico. Lo scritto, d’altra parte, nasceva da una mescolanza di elementi manichei, buddhisti e cristiani. comunque un racconto dell’età apostolica, anche se finisce in martirio, sul quale non si possono fare deduzioni e riportarle all’attualità.
I francescani arrivano in India all’inizio del XVI secolo e nel 1542 raggiunge Goa un gesuita tra i più celebri, San Francesco Saverio. Anzi, egli verrà sepolto nella chiesa del suo ordine proprio a Goa, anche se il suo braccio destro sarà inviato a Roma, dove si conserva dal 1614. Inoltre, la dichiarazione del Concilio Vaticano II Nostra aetate diede una svolta ai rapporti tra le due religioni. «Nell’induismo – si legge – gli uomini scrutano il mistero divino e lo esprimono con l’inesauribile fecondità dei miti e con i penetranti tentativi della filosofia; essi cercano la liberazione dalle angosce della nostra condizione sia attraverso forme di vita ascetica, sia nella meditazione profonda, sia con il rifugio in Dio con amore e confidenza». Giovanni Paolo II si è riferito a tali parole per apprezzare i valori indù dell’ascetismo, della pace interiore, dell’altruismo; né va dimenticato che il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia messaggi per la festa del Diwali, che rammenta la vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male. Cattolici e indù si ritrovano nei temi comuni della non-violenza e della fraternità universale.
Anche Rabindranath Tagore, esponente del neo-induismo morto nel 1941, ha condotto profonde riflessioni sulla figura di Gesù. Se oggi si arriva a scontri e violenze, il motivo non va cercato nella tradizione delle due religioni, ma nel risveglio di un bisogno estremista che sta diffondendosi con il terzo millennio. Così come il Grande Inquisitore di Dostoevskij condanna nuovamente a morte Gesù, allo stesso modo il neo-fondamentalista odia prima di credere e uccide senza dialogare. questo il vero attuale pericolo che si annida in religioni che, per la maggioranza dei fedeli, si dovrebbero praticare privilegiando l’amore.