frammenti, 23 febbraio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BANFI, LINO"
Alain Mességué racconta che Silvio Berlusconi frequenta i loro centri da anni per il mal di schiena e le cure disintossicanti. Ci porta anche il suo staff perchè così dopo i suoi uomini rendono meglio. Quando arriva Lino Banfi il giorno prima della cura vanno a farsi insieme una gran mangiata di frutti di mare.
Fonte: M. C. C., Oggi, 03/03/10
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E infatti I cinque del quinto piano non fu una serie molto fortunata da un punto di vista degli ascolti, ma segnò comunque una tappa importante dell’avvicinamento tra fiction seriale e racconto di segmenti della società. Due momenti cult della serie erano le sortite naïf e ammiccanti della sguaiata e indiscreta colf siciliana, e l’immancabile chiusa del padre estenuato e saggio, che esclama dritto in telecamera: «Ci vuole proprio una gran pazienza!».
Nel 1994, è lo stesso Lino Banfi a raccontarlo nel libro Una parola è troppa . ”Gian” partecipa al flop di Gran casinò del 1994, un programma a cui Banfi teneva tantissimo – e, a dare la notizia della morte dell’amico, è stato proprio Lino Banfi. Forse, nel 1994 un modo di intendere il cabaret e l’avanspettacolo era definitivamente tramontato. Infatti Lino Banfi accettò la notizia della sospensione del programma caracollando per strada e strisciando rasente ai muri.
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 16/02/10
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Il deputato dell’Italia dei valori Pino Pisicchio scriverà la sceneggiatura del film tratto dal suo giallo ”Onorevoli omicidi” (regista: Raffaele Verzillo). Se potesse scegliere il cast: «Giovanardi e Mastella come comparse, interpreti di se stessi. Antonio Albanese per l’onorevole senza scrupoli, Lino Banfi in un ruolo drammatico e Fabrizio Bentivoglio per il politico positivo».
Fonte: Corriere della Sera 13/01/2009
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Ma improvvisamente fa un gesto inspiegabile: vede due file avanti alla mia, sul lato che dà sul corridoio centrale, il faccione da luna piena di Lino Banfi, il Papa devia con uno scatto improvviso, s’illumina e stende la mano. Banfi s’inchina con flessuosità e gliela bacia.
Fonte: Ferdinando Camon, La Stampa 22/11/09
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Ma nella loro vita sempre in giro a stringere mani e firmare autografi, moltissimi Vip si sono ritrovati a fare i conti con le domande-verità dei fan in erba. Ne sanno qualcosa Alba Parietti («Avevi le labbra così gonfie anche quando andavi alle scuole elementari?»); Lino Banfi: («Nonno Libero fa ancora sesso?») (...)
Fonte: Nino Materi, il Giornale 19/10/09
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Così i nomi dei Paperoni coincidono con quelli più amati dal pubblico, da Raoul Bova a Sabrina Ferilli, da Lino Banfi a Claudio Amendola. Per una miniserie di eccellenza una star può prendere oltre 400 mila euro. «Discorso diverso per la lunga serialità: un attore medio è pagato sui 50 o 60 mila euro a puntata» aggiunge De Simone.
Fonte: varie (Roberta Mercuri, VoceArancio)
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Elena Di Coccio: Quindi l’approccio alla Nanni Moretti, per lei, è odiosamente élitario.
«Non dò giudizi, ma in mezzo a quel cinema popolare trovi sketch lunghissimi di Lino Banfi e Alvaro Vitali, tipo cinque minuti di fila, dove o sei bravo o fallisci.
Fonte: Andrea Scanzi, La Stampa 02/07/09
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Paolo Villaggio: Le hanno mai proposto di candidarsi?
«Una sola volta. Mi chiesero di fare una kermesse per il Partito di unità proletaria. Dissi di sì e mi sbatterono fuori da Domenica in, dove prese il mio posto Lino Banfi. Ma fu una fortuna».
Fonte: Barbara Romano, Libero 29/06/09
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Todi (Perugia). Tre dei premiati nel corso della serata ”Volere volare, il meglio del Made in Italy”: Alessandra Barzaghi, miglior giovane talento, Lino Banfi, uomo dell’anno, Anna Safroncilk, miglior attrice.
Fonte: Chi, 03/06/09
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Renzo Arbore con gli altri pugliesi Michele Mirabella e Lino Banfi quando s’incontrano si scambiano le ricette dei lampascioni (tipo di cipolla selvatica amara).
Fonte: Eleonora Barbieri, il Giornale 06/04/09
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Non per caso sul grande schermo indossarono l´uniforme della municipale quasi tutti i grandi della commedia all´italiana: da Aldo Fabrizi a Totò, da Peppino De Filippo a Nino Manfredi, passando per Franco e Ciccio e Ugo Tognazzi. Sul piccolo schermo toccò tra il 1989 e il 1990 a Lino Banfi nella fortunata serie televisiva Il Vigile Urbano su Rai1.
Fonte: Filippo Ceccarelli, la Repubblica 30/01/09
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Il deputato dell’Italia dei valori Pino Pisicchio scriverà la sceneggiatura del film tratto dal suo giallo ”Onorevoli omicidi” (regista: Raffaele Verzillo). Se potesse scegliere il cast: «Giovanardi e Mastella come comparse, interpreti di se stessi. Antonio Albanese per l’onorevole senza scrupoli, Lino Banfi in un ruolo drammatico e Fabrizio Bentivoglio per il politico positivo».
Fonte: Corriere della Sera 13/01/09
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Cristiana Capotondi: A 14 anni lavora con Proietti nella serie tv Italian restaurant.
«Ancora lo rivedo! Proietti è istrionico, un mattatore, ma è complicato lavorarci. Da lui ho imparato a sporcare le scene rimanendo veri. A non recitarle come fossero lette, a dimenticare il compiacimento di ascoltarsi. Da Lino Banfi invece mi sono ispirata per la sensibilità e tempi di scena fantastici».
Fonte: Francesco Rigatelli, La Stampa 17/12/08
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Emanuela Folliero: Dica la verità, in tanti anni di "Bellissimi" di Rete 4 si sarà trovata ad annunciare film imbarazzanti. Come ha fatto? «Certo! Più che film brutti, pellicole dai titoli che mi facevano scoppiare a ridere. "Signori e signori, buonasera, va ora in onda Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda...". Non ce la facevo. Oppure "La soldatessa alle grandi manovre" e tutta la serie di Lino Banfi. Film di culto, per carità... Alla fine li annuciavo ridendo perché seriamente era impossibile».
Fonte: Alessandra Menzani, Libero 07/02/08
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Pasquale Zagaria, cioè Lino Banfi, nel 1984 portò sullo schermo «L’allenatore nel pallone», la prima parodia di Oronzo. Banfi non conosceva neppure Pugliese: gliene parlò durante un viaggio in treno il «barone» Niels Liedholm.
Fonte: Toni Attino, La Stampa 02/01/08
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Lino Banfi, devoto di Padre Pio, è certissimo che una preghiera sentita possa realizzare il miracolo di una guarigione (...)
Fonte: Chi 14/06/06
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Romano Mussolini. Romano Mussolini, jazzista di valore, unico dei cinque figli di Benito ancora in vita e padre di Alessandra, è morto la settimana scorsa. Aveva 79 anni. Ai funerali, in Roma, chiesa dei Santi Angeli Custodi, benché il sacerdote avesse raccomandato di ”non applaudire e non masticare chewing-gum”, si sono visti saluti fascisti, abbastanza impropri perché Romano è stato un fascista molto a suo modo e comunque assai discreto. Jazzista invece sì, e infatti in chiesa c’erano Arbore, Pupi Avati, Lino Banfi (...)
Fonte: varie (Giorgio Dell’Arti, Settimana in cinque minuti, centoquattresima, 2006)
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Babbo Natale sta per perdere il posto. Sì, perché il simpatico omone barbuto non porta soltanto i regali ai bambini meritevoli, ma vigila anche sulla bontà delle persone. E se tra coloro che deve controllare c’è qualcuno che esagera in perfidia, alla fine è proprio Babbo Natale che ci va di mezzo. Comincia così il film-tv Il mio amico Babbo Natale, girato tra Milano e Roma, in onda lunedì su Canale 5. Il cattivo è Gerry Scotti, imprenditore milanese senza scrupoli, mentre a indossare il costume rosso più amato dai bambini sarà Lino Banfi.
Fonte: Onda Tv 17-23/12/05
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Cristiana Capotondi: Lino Banfi.
«Emotivissimo».
Fonte: Onda Tv 28/01-03/02/06
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Lino Banfi e, prima ancora, quel Pasquale Zagaria, nome di Banfi all’anagrafe di Andria, degenerassero dalla leggerezza della caserma nella sordida impresa del nonno in pantofole e catetere che pattina sulla bava delle sue facili commozioni, rischiando ogni volta il coccolone? Chiaro. Lino Banfi, la spalla d’Ingrassia nel mai dimenticato Esorciccio che diventa, da Nonno Libero, ambasciatore Unicef, è un caso lampante di possessione.
Fonte: Giancarlo Dotto
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Giovanna Ralli farebbe tanto volentieri un musical al Sistina, magari il rifacimento di Anche i bancari hanno un’anima, avendo come partner Lino Banfi
Fonte: Massimo Bertarelli, Il Giornale 21/08/05
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L’ultima fatica tv di Lino Banfi si chiama "Il mio amico Babbo Natalino", film-tv in una sola puntata che Mediaset manderà in onda a Natale.
Fonte: Micaela Urbano, Il Messaggero 08/06/05
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Franca Ciampi:
Della tv la moglie del presidente è una formidabile consumatrice, e non solo perché ne ha fatto critica laureando come "cretino" un incolpevole Enrico Papi (e dicendo anche peggio di un imbarazzato Roberto Zaccaria, allora presidente della Rai). Con la tv ci vive in simbiosi portandosi a casa Lino Banfi, suo amico personale (...)
Fonte: Pietrangelo Buttafuoco, Panorama 19/05/05
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Papa Giovanni XXIII chiese a Gino Bartali di insegnargli ad andare in bicicletta. L’episodio è stato ripreso fedelmente dalla telecamera di Alberto Negrin, regista di "Bartali", minifiction Rai presto in onda e dedicata alla vita del grande campione di ciclismo. Nei panni di Sua Santità Lino Banfi.
Fonte: Panorama 12/05/05
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(...) Lino Banfi adora la bastardina Lola (...)
Fonte: Saverio Grimaldi e Luciano Verre, Gente 29/06/04
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Enrico Oldoini: Nel ’96 ha realizzato per la Lux Vide e Raiuno il tv movie Nuda Proprietà da lui stesso scritto insieme a Paola Pascolini. Il film ha fatto vincere, tra l’altro, al protagonista Lino Banfi, il primo premio al festival di Shanghai.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Il vero nome di Lino Banfi è Pasquale Zagaria. Fu Totò a consigliargli di cambiare, cosa che avvenne quando un insegnante elementare aprì il registro dei suoi alunni: il primo in ordine alfabetico era un Banfi di quinta elementare.
Fonte: Tonino Scaroni, Il Tempo, 02/03/97
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I guadagni dei protagonisti della fiction televisiva: (...) cachet miliardari per Lino Banfi e Gigi Proietti (...)
Fonte: Valeria Paniccia, Sette n. 29/2001
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INIEZIONI: Lino Banfi, comico: «Da bambino avevo paura, come tutti, avevo paura soprattutto del modo di farle negli ospedali: con una siringa unica, un unico ago che veniva bollito. Non esisteva la siringa ’usa e getta’ come adesso. Ho passato diversi periodi in ospedale quando ero piccolo e povero, e quest’ago che girava tra le mani delle infermiere metteva una certa inquietudine. Fuori dell’ospedale spesso era la portiera a sobbarcarsi questo compito ingrato ma redditizio, all’iniezione seguiva sempre una mancia. Ma da noi era il barbiere spesso a farle, era lui a fare tutta una sorta di medicazioni. Una volta, ero bambino, avevo otto anni e il tifo, mi curò con delle sanguisughe sul petto. Altri tempi. Adesso sono io a fare le iniezioni, ho imparato bene, mi esercito un po’ con tutti in famiglia, compreso il cane e vi assicuro che non è facilissimo. Ho imparato su mia suocera che poi è morta ma, credetemi, non per colpa mia».
Fonte: Elena Dusi e M.C., la Repubblica 12/12/01
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Alessandro Cecchi Paone: Le signore lo adorano, giura lui. Sono il suo target: ”Da un sondaggio Abacus, risulto il più gradito dopo Lino Banfi e Tom Cruise, fascia femminile dai 14 ai 34”.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Lando Fiorini: Nel 1966 partecipa a Canzonissima. Approda al cabaret quasi per caso: viene infatti chiamato al Bagaglino di Roma per sostituire Gabriella Ferri in uno spettacolo. L’esperienza lo entusiasma e così decide di aprire un proprio locale: nel 1968, dopo mesi di duro lavoro, aiutato anche dagli amici artisti, nasce il Puff. Da allora il locale è un punto di riferimento del cabaret romano, del quale lui è il principale animatore; è stato trampolino di lancio per molti attori (Enrico Montesano, Leo Gullotta, Lino Banfi, Gianfranco D’Angelo)(...)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Francesco Giorgino: Giornate piene. Interviste, premi da ritirare e premi da assegnare, più la cura del collegio d’elezione: le uscite in terra di Puglia, la sua regione. Con Lino Banfi al Palasport di Andria.
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Alessandro Greco: ”Avevo 15 anni quando ho cominciato a girare per le città durante l’estate [...] Facevo imitazioni. Il mio pezzo forte? Lino Banfi (...)
Fonti: varie (Massimo Parrini)
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Alla figlia, quando lavorano insieme, ”ruba” la cipria. «Non c’è nulla da fare - racconta Rosanna Banfi - papà è un po’ fanatico e molto testardo. stato il classico padre severo, rompiscatole. E geloso. Il giorno del mio matrimonio si è fatto venire la febbre alta. Però, splendido, ha voluto assistere alla nascita dei suoi nipotini». (Inquadratura su Lino Banfi)
Fonte: Anna Maria Salviati, Il Messaggero, 09/05/00
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Appena nato Giuliano Ferrara pesava 7 chili (ora ne pesa 165), Lino Banfi 4,8 (...)
Fonte: Margherita De Bac, Corriere della Sera 10/08/02
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BANFI Lino - Alle Grande! La mia vita dall’avanspettacolo all’eurovisione. Prefazione di Pasquale Zagaria. Sugarco, Milano 1991.
Mestre6
parla di:
autobiografia di Lino Banfi.