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 2010  febbraio 23 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ANNUNZIATA

LUCIA"

La giornalista Lucia Annunziata: «La generazione di uomini usciti dal ’68 è la peggiore che conosca, anche oggi che hanno cinquant’anni».
Fonte: Giorgio dell’Arti su Amica del 01/08/01 a pagina 67.

La giornalista Lucia Annunziata: «Sono stata educata a non dire le preghiere ma il mio lavoro, prima in America Latina e poi in Medio Oriente, mi ha costretto a confrontarmi con la fede e i luoghi di culto. Ne ho un grande rispetto: nella chiesa del Santo Sepolcro, davanti alla magia della Tomba, o nella chisa della Natività...credente o no ti senti presa da qualcosa di superiore. Devi tacere, non esprimere giudizi. Mia figlia comunque è stata battezzata, anche se con rito protestante (la religione di mio marito) e da un prete donna».

Fonte: Sara Gandolfi su Sette del Corriere della Sera dell’8/3/2001 a pagina 104-106.

In caso di conferma di Saccà, uno dei principali problemi che si porranno tra il direttore generale e il nuovo presidente, sarà quello di Enzo Biagi e Michele Santoro. Appare difficile che una giornalista come Lucia Annunziata rinunci a riportare in video i due giornalisti, se non altro per ragioni di audience, come ha sottolineato Paolo Mieli.
Fonte: Marco Mele, ”Il Sole-24 Ore” 14/3/2003

Dopo la rinuncia di Mieli, Berlusconi preme: «Lo schema 4 più 1 va mantenuto. E la cosa importante è chiudere subito». «Un messaggio chiaro ai presidenti delle Camere, ma soprattutto a Casini che sembrava pronto a ricominciare un lungo confronto sul cda Rai. Da questo punto fermo è cominciata la giornata di ieri, che ha portato alla nomina di Lucia Annunziata. Pera aveva già fatto sapere il suo pensiero: nominare subito il sostituto di Mieli e far partire il lavoro del cda. Dopo la notte, Casini si è convinto ad accettare la strada dei tempi brevi. ”Ho capito - ha spiegato – l’unica soluzione è quella del reintegro. In questo momento non ci possiamo permettere una lunga polemica sulla Rai, rischiamo di delegittimare la figura dei presidenti delle Camere. E la guerra si avvicina”». Iniziano le consultazioni di Casini con Rutelli e Fassino. «Visto che l’Ulivo ha offerto una terna, ripesca il nome di Fabiano Fabiani. I due leader dell’Ulivo sono d’accordo, ma nessuno nutre molte speranze. Infatti arriva di nuovo il veto del Cavaliere e di Pera sull’ex presidente di Finmeccanica. Casini chiede altre indicazioni, ma stavolta Fassino e Rutelli non cedono. Nel colloquio a Montecitorio il segretario dei Ds è chiaro: ”Io non faccio altri nomi e non voglio sentire neanche quelli che mi fai tu”. Casini quindi deve prendersi la patata bollente. Dalla maggioranza giunge l’indicazione di Paolo Gambescia, direttore del Messaggero. Il presidente della Camera la prende come una provocazione: l’editore del Messaggero infatti è la compagna di Casini, Azzurra Caltagirone. E la Rai non può diventare un affare di famiglia. La segnalazione di Antonio Polito, direttore del Riformista, ha vita breve. A questo punto Casini prende carta e penna, scrive una lettera al presidente del Senato. Da quando ha capito che la vicenda Mieli sarebbe finita male tiene nel cassetto un nome: Lucia Annunziata» (Goffredo De Marchis).
Fonte: Goffredo De Marchis, ”la Repubblica” 14/3/2003

Il presidente della Rai, Lucia Annunziata ha deciso di rimettere il mandato «nel momento stesso in cui il Ddl diverrà legge»: «La Rai - che opera ”in un mercato distorto, di fatto, dal conflitto di interessi”, e ha ereditato una ”grave crisi di ascolti e di raccolta pubblicitaria”, oltre a ”gravi contenziosi aperti con molti dei suoi dirigenti, fra cui Santoro” - dovrebbe gestire ”investimenti senza precedenti per garantire la digitalizzazione del paese”. Impegni che non possono ”essere affrontati seriamente da un Cda che opererà nei prossimi mesi, per ragioni oggettive, in condizioni di precarietà”.
Fonte: ant.ram., ”La Stampa” 23/7/2003; il Riformista 23/7/2003; il Riformista 18/7/2003

Dopo il derby (3 a 2 per il Milan), Berlusconi ha imposto ad Ancelotti, per iscritto, di giocare con due punte. Non contento, ha passato la domenica a chiamare varie tv locali per spiegare la sua filosofia calcistica. Alla sera, show telefonico alla Domenica sportiva. Galeazzi e i suoi avevano appena attaccato il telefono, che ha telefonato il presidente della Rai, Lucia Annunziata. In diretta, ha detto: "Berlusconi lasci stare la Rai, non può adoperarci per la sua campagna elettorale"
Fonte: Vanity Fair 4/3/2004

Mentre Marta Dassù è direttore generale per i programmi internazionali e direttore di Aspenia, il trimestrale edito dall’associazione [Aspen] (e pubblicato dal Sole 24 ore). Nel cui comitato editoriale siedono fra gli altri Antonio Calabrò, Ralf Dahrendorf e Ferruccio De Bortoli, mentre direttore responsabile è Lucia Annunziata, che non ha rinunciato all’incarico formale nemmeno nel periodo di presidenza della Rai. Anzi, leggenda vuole che proprio nella sede dell’Aspen nacque tra lei e Silvio Scaglia l’idea di creare l’agenzia di stampa Ap Biscom, poi ceduta a Marco Tronchetti Provera.
Fonte: Panorama 19/01/2006, pag.23 Carlo Puca

Dal 6 al 13 marzo Domande. Berlusconi, che non era andato benissimo a Matrix in un faccia a faccia con Diliberto, abbandona platealmente il programma di Lucia Annunziata, In 1/2 h: la giornalista non gli permette di dire perché gli italiani debbano votare per Forza Italia e non per la sinistra.
Fonte: Vanity Fair 2006

Tra le scrivanie del manifesto sono passati Gianni Riotta (direttore Tg1) e Lucia Annunziata (ex direttore Tg3, ex presidente Rai, conduttrice di ”In mezz’ora”), Riccardo Barenghi (commentatore della Stampa) e appunto Menichini, Dario Laruffa (Tg2) e ”per un breve periodo, ma per lui significativo, Gad Lerner e anche i gemelli Ruotolo”, dice Gagliardi, Guido Moltedo (giornalista parlamentare di Europa) e Mauro Paissan (ex deputato, garante privacy), Sandro Medici (presidente di municipio) e Ritanna Armeni (Otto e mezzo), Carmine Fotia (La 7) e Maurizio Caprara (inviato del Corriere della Sera), Giorgio Casadio e Tiziana Maiolo…[…] Lucia Annunziata [se ne andò dal manifesto] da sinistra. ”Si identificò molto con il ”77, e la sua posizione fu sconfitta. Se ne andò accusando il giornale di essere togliattiano. ”Voi siete togliattiani e io me ne vado perché ho bisogno di rifondarmi’, così ci disse”, è il ricordo di Gagliardi.
Fonte: Stefano Di Michele, il Foglio

Non è un caso che [Angelo Maria] Petroni, già consigliere nel Cda presieduto da Lucia Annunziata, nonostante fosse l’osso più duro con cui lei si è scontrata, godesse della sua stima.
Fonte: La Stampa 12/05/2007, pag.6

Ora, alla faccia della caricatura da «Viva Zapatero», è Lucia Annunziata che impartisce a tutti una bella lezione di coerenza. No, con Berlusconi non si può. Il suo gioiellino dell’hard-talk «In ½ ora», dalla prossima stagione l’Annunziata lo farà direttamente per Raitre. Non sarà più un prodotto della Palomar, che è una partecipata Endemol, ovvero della ditta che fornisce alla Rai un sacco di programmi-chiave, da «Affari tuoi» a «Che tempo che fa». Seguirà puntuale la cronaca di una separazione per così dire Annunziata? E’ la domanda del giorno nel mondo della tv, l’inevitabile e fastidioso risvolto dell’operazione finanziaria Endemol-Mediaset.
Fonte: La Stampa 17/05/2007, pag.12 PAOLO MARTINI

Lucia Annunziata guadagna meno di 274 mila euro all’anno
Fonte: Corriere della Sera, 9/11/07

«Per meglio far comprendere la mia attività e l’oggetto dei miei colloqui con il presidente Tronchetti - prosegue Tavaroli - cito altra vicenda relativa ai cattivi rapporti che si erano prodotti nell’agosto 2001 tra Tronchetti e D’Alema. Io mi sono adoperato per risolvere il problema riuscendo, tramite il mio consulente Savina, ad avvicinare la giornalista Lucia Annunziata e tramite quest’ultima l’esponente politico Latorre, vicino a D’Alema, tramite il quale sono riuscito ad organizzare vari incontri tra Tronchetti e D’Alema, nel corso dei quali si sono ristabiliti dei buoni rapporti. Apparirà strano, ma quando Tronchetti voleva incontrare D’Alema si rivolgeva a me. Sono stato io a proporre l’acquisto da parte di Telecom dell’agenzia oggi chiamata Apcom di cui l’Annunziata era direttrice».
Fonte: Paolo Colonnello, La Stampa 20/7/2008

Lite ad Annozero tra Lucia Annunziata («Michele, questa trasmissione è al 99,9 per cento pro palestinesi») e Michele Santoro («Sei qui per parlare del problema, non per criticare la trasmissione, oppure cerchi crediti presso qualcuno?»). Parteggiano per Santoro: Sabina Guzzanti, Rula Jebreal. Parteggiano per Annunziata: Piero Sansonetti, Claudio Caprara (direttore di Red tv, cui si deve la definizione di Santoro, «conduttore salernitano»); Valentino Parlato, Gad Lerner, Antonio Polito. Commento di Antonello Piroso: «Giornalismo alle vongole».

Fonte: (La Stampa 17/1/2009, la Repubblica 17/1/2009)

Professor Biagio De Giovanni, non vale pentirsi adesso. «Negli anni Settanta avevo la cattedra di Filosofia morale all’Università di Salerno. Michele Santoro è con me che ha discusso la tesi». Uscì con 110. E lode. «La lode, è sicura?». Sicura. «Dopo aver visto Annozero su Gaza giovedì scorso ho pensato di aver fallito il mio compito di docente, se non gli ho insegnato l’onestà intellettuale, la sensibilità necessaria a comprendere il dramma delle vicende umane». Ha scritto al «Riformista» che sente un senso di «malinconia e inanità». «Ho termini grossi». Usiamoli. «Una trasmissione disastrosa, scandalosa anche nell’ambito del santorismo. La parola giusta è indignazione». E sì che lei, che col Pci fu persino presidente della direzione per le relazioni con l’Urss, ne avrà viste delle belle. « come se avesse fatto una trasmissione sul bombardamento di Dresda mostrando solo 30mila bambini uccisi per dire poveri nazisti, americani cattivi». Ha fatto bene Lucia Annunziata ad andarsene. «Era al mio corso anche lei. Una lite pubblica fra due miei ex allievi».
Fonte: Paola Setti, il Giornale 21/1/2009

Lucia Annunziata si sta mangiando le mani perché contro il parere del direttore Paolo Ruffini aveva invitato la D’Addario al suo «In mezz’ora». Ma l’intervista non si tenne per i fatti di Kabul.
Fonte: Franco Adriano, ItaliaOggi 01/10/09

Alla Rai torna l´indice di gradimento [la sufficienza è 56] In mezz´ora di Lucia Annunziata (51).
Fonte: Goffredo De Marchis, la Repubblica 23/12/09