Gianni Dragoni, Il Sole-24 Ore 23/2/2010;, 23 febbraio 2010
PILOTI AD ALTISSIMO POTERE CONTRATTUALE [TABELLA STIPENDI 2006 IN CODA AL PEZZO]
Quattro giorni di sciopero in nove anni in una compagnia aerea probabilmente non spaventerebbero nessun cliente. Almeno in Italia. Ma se quei quattro giorni (prima annunciati poi sospesi alla Lufthansa) sono consecutivi,l’effetto è devastante.
Senza di loro, non si vola. Questo dà ai piloti un potere contrattuale che non ha paragoni per altri lavoratori. La differenza si vede nella busta paga, che non riflette solo i loro compiti delicati per la sicurezza dei passeggeri.
Lufthansa è l’unica tra le compagnie tradizionali europee, escluse quindi le low cost, ad avere un utile operativo nei primi nove mesi dell’annus horribilis 2009, 226 milioni di euro al 30 settembre, su un fatturato di 10,7 miliardi.
Capire quanto guadagnano i piloti è difficile. Non c’è solo lo stipendio, ma ci sono diarie, maggiorazioni per fusi orari, spese di trasporto, eccetera. E le ore di volo non sono uguali per tutte le aviolinee.
Tuttavia ci si può orientare con i dati dell’Aea, l’associazione europea cui aderiscono una trentina tra i principali vettori. Nel 2006 lo stipendio medio più alto in Europa era dei piloti Air France, 170mila euro lordi annui. Lufthansa al secondo posto, con 153mila euro, Iberia al terzo con 147mila. Nella vecchia Alitalia i piloti nel 2006 avevano uno stipendio medio di 121mila euro lordi, come alla British Airways.
Tra il minimo e il massimo del-la categoria ci sono ampie distanze. Secondo dati di questi giorni, lo stipendio dei 4.500 piloti Lufthansa oscilla tra i 110mila e i 250mila euro lordi. All’olandese Klm gli stipendi vanno da un minimo di 48mila euro per i più giovani fino a 246mila euro annui per i comandanti più anziani degli intercontinentali.
Durante l’aspra vertenza tra i piloti della vecchia Alitalia e la Cai di Roberto Colaninno dell’autunno 2008, sulla stampa erano state pubblicate le seguenti cifre sulle buste paga dei piloti: per la vecchia Alitalia da 68mila a 121mila euro lordi annui, che salivano a 88mila-174mila per i comandanti, per Air One da 55mila a 155mila. Il nuovo contratto Cai riduce la quota fissa della retribuzione e aumenta quella variabile. Nel complesso, è stato detto che gli stipendi diminuiscono al massimo del 7% circa, purché i piloti, come gli altri dipendenti, diano il massimo di produttività, cioè volino di più. Sulle ore di volo si va verso un’omogeneità in Europa, intorno alle 650-700 ore l’anno a pilota. Ma le compagnie con maggior attività nel lungo raggio, come le tre grandi, dovrebbero avere più ore di volo. Nonostante flebili segnali di ri-presa del traffico, il settore è ancora sofferente e ci sono diverse vertenze in Europa. Alcune aziende hanno però sperimentato soluzioni diverse dalla conflittualità. Nel giugno scorso la Klm ha proposto ai suoi 2mila piloti, sottoutilizzati perché con la crisi c’erano meno voli, di fare umili turni di terra in aeroporto, per aiutare i passeggeri nel recupero dei bagagli. Chi ha accettato – e sono stati «alcune dozzine», secondo le prime ammissioni del sindacato – ha mantenuto lo stesso stipendio.
Nella nuova Alitalia privata la conflittualità si è ridotta, almeno all’esterno. Sono lontani i tempi delle proteste, attuate anche con colpi bassi e certificati medici in massa, di Aquila selvaggia di Adalberto Pellegrino negli anni Settanta e dell’Anpac di Giovanni Erbae del vice Augusto Angioletti nella vertenza contro Roberto Schisano: il 14 e 15 giugno 1995 marcarono visita per emicrania 200 piloti, i voli Alitalia furono paralizzati per alcuni giorni. Il governo Dini non intervenne.
Diverso l’atteggiamento dell’attuale ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, che ha bloccato seisette agitazioni proclamate dai sindacati contro la nuova Alitalia: da quando è operativa la nuova Cai,c’è stato un solo sciopero ufficiale dei naviganti, 4 ore il 16 febbraio. Chi vola può essergli grato. Intanto, fa carriera nella Cai il pilota Federico Matteoli, figlio del ministro. entrato nel 2002,l’ultimo assunto a tempo indeterminato, quando le assunzioni erano chiuse da alcuni mesi, il padre era ministro dell’Ambiente.
Con la nascita della Cai e la messa in cig di molti piloti, Matteoli jr., pilota di Md80, aereo che va verso la radiazione, è stato assunto con la clausola della nuova base a Milano. E ora il giovane Matteoli ha scavalcato la graduatoria di anzianità e ha fatto il corso per il passaggio al Boeing 777, l’aereo di punta, per i voli intercontinentali, nei quali si guadagna di più.
GLI STIPENDI DEI PILOTI
Retribuzione lorda annua 2006 (media in euro)
Air France 170.000
Lufthansa 153.000
Iberia 147.000
Alitalia (vecchia compania) 121.000
British Airways 121.000
Swiss 108.000