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 2010  febbraio 23 Martedì calendario

IL TELEVOTO NELLA STORIA DELLA TV E DI SANREMO


SANREMO E IL TELEVOTO

Il Festival di Sanremo introduce nel 1984 la prima votazione popolare con le schedine del Totip (andando a giocare la schedina in ricevitoria si poteva votare un cantante). Al primo posto si classifica Ci sarà, di Al Bano e Romina, con 2.122.616 segnalazioni, al secondo Serenata di Toto Cutugno con 1.042.864 voti e al terzo Cara, eseguita da Cristiano Rossi, in arte Christian, 486.102.

Nel 1986, si incentiva un meccanismo che, pur restando legato al Totip, vede all’ultimo momento sorteggiate ventiquattro sedi sparse per l’Italia. Il loro voto sarà moltiplicato per cinque. Quell’anno Eros Ramazzotti, con Adesso tu, si classifica primo con un distacco di oltre mezzo milione di voti rispetto ai 2.170.986 ottenuti da Renzo Arbore con Il clarinetto.

«Un giovane a Sanremo ci costa circa sessanta milioni, spese di realizzazione del disco escluse, mentre la cifra per un "big" può tranquillamente raddoppiare» (il dirigente di una casa discografica a Gigi Vesigna che lo intervista nel 2000).

Nel 2004 arriva il televoto a Sanremo. Quell’anno votano 760.121 persone. Gli spettatori delle cinque serate sono stati milioni. Non si saprà mai più il numero dei votanti.

LA STORIA DEL TELEVOTO

Uno dei primi programmi a utilizzare il televoto è stata La Corrida nel 1992.

Originariamente il televoto funzionava attraverso un piccolo dispositivo portatile individuale, che consentiva all’audience presente in sala di esprimere la propria opinione su qualsiasi questione posta dai relatori, scegliendo tra un certo numero di possibilità. Durante la sessione veniva proiettata una schermata: un semaforo indicava l’apertura della votazione. Indicatori sui secondi trascorsi e sui voti raccolti aiutavano il moderatore a gestire tempi e modalità della sessione. Quando il moderatore decideva di chiudere la votazione (dopo un tempo prestabilito o al raggiungimento di un numero di voti ritenuto sufficiente), il sistema elaborava in tempo reale i voti e presentava una schermata di riepilogo dei dati. I risultati venivano presentati sotto forma di grafico e percentuali.

Attualmente il televoto viene dato in appalto dalla rete televisiva a una società esterna specializzata. La raccolta dei dati avviene fino al fatidico "stop al televoto". A questo punto, alla presenza di un notaio, vengono conteggiati i voti e restituito il verdetto allo studio televisivo sotto forma di percentuale. Gli introiti da televoto vengono divisi fra gli operatori telefonici, la rete televisiva, il titolare del format, i produttori del programma e la società che gestisce il televoto.

In generale il costo della telefonata da telefono fisso si aggira attorno a 1 euro per chiamata. Si tratta di un prezzo che di fatto è valido anche per gli sms (a meno che l’operatore non definisca una tariffa ad hoc, solitamente di 0,124 euro, o semplicemente demandi al piano tariffario dell’utente): per chi vota con sms, infatti, il messaggio di conferma dell’avventa votazione è a carico dell’utente (1 euro) ed è con questo sms che viene addebitato il costo del televoto. L’utente si trova così spesso a pagare un prezzo almeno pari a 1,124 euro.

L’sms per essere conteggiato (e quindi considerato valido ai fini della votazione) deve giungere al "cervellone" in orario utile e quindi prima della chiusura del televoto. Capita talvolta che le linee siano intasate per l’enorme mole di sms e telefonate in entrata: il voto che arriva in coda quindi può anche non essere conteggiato.

«Secondo le stime, il televoto in Italia ha un giro d’affari che oscilla tra i 15 e i 30 milioni di euro. Durante un reality possono arrivare anche 15mila voti al minuto, e la media di voti ricevuti è di circa 100mila sms per i programmi più in vista, con punte anche di 2 milioni di voti durante le puntate conclusive» (Carlo Pileri, presidente dell’Adoc ).

1,9 milioni di voti arrivati durante l’ultima finale di «Amici».

15mila il picco di voti al minuto che possono arrivare durante un reality.

823mila il record di voti arrivati per una finale di Miss Italia (2006).

Un euro il costo del televoto (tranne «Ballando» dove da mobile costa 0,75).

12,4 i centesimi di euro che, in genere, si aggiungono al costo del televoto.

100 i voti massimi che si possono inviare da un cellulare o da un fisso in una settimana al «GF 9».