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 2010  febbraio 23 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "BATTAGLIA, IMMA"


A Ostia Antica, è stato trovato [...] il cadavere di una trans non identificata […]. La sua morte risalirebbe agli stessi giorni di quella di Brenda, e per questo sia Vladimir Luxuria sia Imma Battaglia di Gay Project hanno ventilato probabili collegamenti tra i due decessi.
Fonte: Marianna Aprile, Novella 2000, n. 01, 07/01/2010, pp. 60-63

I viados di via dei Due Ponti hanno dato vita a un’assemblea pubblica organizzata da Imma Battaglia, presidente di Gay­project: hanno chiesto si­curezza e la protezione del­la polizia. […]
[Imma Battaglia a proposito di Brenda] «La polizia le deve proteggere, le transessuali sono solo l’anello debole di una storia che coinvolge politici e forze dell’ordine corrotti. Questa è una storia - così Imma Battaglia, la presidente di Gayproject - indegna dell’Italia, serve verità e se c’è una lista di persone importanti che venga fuori perché qua ci sono esseri umani che hanno paura».
Fonte: Vari, Corriere della Sera 22/11/2009

In Inghilterra [è stata stilata] la lista ”ufficiale” dei gay più influenti del Paese. Da noi […] la lista l’hanno compilata per Novella 2000 due militanti eccellenti, il patron di Gay.it Alessio De Giorgi e la leader del movimento Imma Battaglia.
Fonte: Rossana Lacala, Novella 2000, n. 31, 30/07/2009, p. 46

Sanremo 2009. Imma Battaglia (Gay Project) [sulla della canzone di Povia ”Luca era gay”]: «Solo in Italia si può assistere a un livello così basso di ignorante provocazione».
Fonte: Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della Sera 5/2/2009

Il commento di Imma Battaglia subito dopo l’esibizione della Tatangelo sul palco dell’Ariston: «Esprime con grande semplicità e forza la vita delle persone omosessuali contro ogni pregiudizio ».
Fonte: Corriere della Sera 27/2/2008;

Imma Battaglia, uno dei leader del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, ha impetuosamente sollecitato il presidente della regione Lazio Francesco Storace, con il quale peraltro ha un ottimo rapporto, a dissociarsi dal ministro Tremaglia e quindi a dichiarare: «Io sono un culattone fiero». Subito Storace le ha risposto: «Vorrei ma non posso. Non amo dire bugie» […].
Fonte: Filippo Ceccarelli La Stampa, 14/10/2004

«Una volta, subito dopo il gay pride, Storace mi fece sapere, attraverso il comune amico Niki Vendola, che - al di là di tutte le polemiche - io gli piacevo, che ero una bella ragazza. Sono omosessuale, d’accordo, ma sono una donna: adoro piacere ed essere corteggiata» (Imma Battaglia, leader del gay pride 2000).
Fonte: Raffaello Masci, ”La Stampa” 12/9/2004