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 2010  febbraio 18 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "AINIS

MICHELE"

Nello schieramento di centro-sinistra cresce a vista d’occhio l’alleanza Pannella-Boselli, cioè radicali-socialisti. Hanno inaspettatamente cambiato casacca parecchi diessini, che hanno così rinunciato al vecchio, grande partito. Per esempio: Lanfranco Turci, Biagio De Giovanni, Salvatore Buglio, addirittura Fabrizio Rondolino, che fu portavoce di D’Alema. Si sono poi anche presentati, ”per dare una mano”, il regista Marco Bellocchio, lo storico Luciano Cafagna, i giuristi Michele Ainis e Pio Marconi [...] (Giorgio Dell’Arti, Vanity Fair, Anno III, Centosettesima settimana Dal 20 al 27 febbraio 2006)

Il clima non è buono neanche in Italia dove si assiste impotenti alla decomposizione del governo Prodi. Il costituzionalista Michele Ainis - un sincero democratico - ha già scritto due editoriali per la Stampa (e la Stampa glieli ha pubblicati) in cui invoca il colpo di stato, anche se senza mai pronunciare le tre parole. Per esempio domenica scorsa, ricordando che il presidente della Repubblica ha molti più poteri di quanto si creda: «...Il nostro Presidente [...] comanda le forze armate, e ciò comporta l’autorità di impartire ordini alle truppe...». (Giorgio Dell’Arti, Vanity Fair, Anno IV - Centosettantunesima settimana Dal 28 maggio al 4 giugno 2007)

Sul tema il professor Michele Ainis (Diritto Pubblico, Roma Tre) ha appena pubblicato (Garzanti) il saggio "Chiesa padrona" (Corrado Augias, la Repubblica 10/2/2009)