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 2010  febbraio 18 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ANATI

Emmanuel" -
«Il matrimonio invenzione del Neolitico». Così titolava ieri «L’Avvenire» il suo fondo in prima pagina firmato da Maurizio Cecchetti e dedicato alla scoperta degli «amanti di Mantova», due scheletri ritrovati abbracciati in una sepoltura, appunto del Neolitico, poche settimane nella bassa Lombarda: «La famiglia ha, fin dall’inizio, l’essenza di cellula che sostiene la società, la rende possibile». A corredo della tesi, nelle pagine della cultura, un’intervista all’archeologo Emmanuel Anati, fondatore in Val Camonica del Centro camuno di studi preistorici. Anati parte da alcune incisioni del 3000 avanti Cristo ritrovate proprio in quel luogo (una famiglia con due bambini, l’uomo e la donna uniti da una linea ai piedi «come un giogo, non scordiamo che questo è il significato di "coniugi", uniti dal giogo») e prosegue con l’analisi di casi simili in Australia, Siberia, Libia, Svezia. Sua conclusione: «Non c’è civiltà antica che non abbia avuto la sua concezione ben netta di unione matrimoniale e di nucleo familiare». Tesi culturale che, di questi temi di forte contrapposizione tra matrimonio tradizionale e Dico, tra «family day» e le piazze mobilitate per le unioni gay, rischia di pesare assai più di una semplice ipotesi accademica (Paolo Conti, Corriere della Sera 16/3/2007).

Framm. 136026 è un suo articolo di studi sulla Preistoria