Frammenti, 17 febbraio 2010
Tags : Maria Angiolillo
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ANGIOLILLO
MARIA"
In occasione delle giornate di scioperi selvaggi dei trasporti pubblici romani nel novembre 1998: « una tragedia, siamo paralizzate in casa o costrette a usare mezzi di fortuna per muoverci in città» (Maria Angiolillo e Paola Olcese).
Fonte: Il Messaggero 12/11/1998; S.D.M., líUnit 13/11/1998
Almeno se è vero, come ha rivelato un giorno Maria Angiolillo, che De Mattia avrebbe a lungo insistito per essere ammesso al salotto, il suo, più esclusivo di Roma.
Fonte: Corriere della Sera 07/09/2005, pag.5 Sergio Rizzo
Salotti romani. Il più famoso è quello di Maria Angiolillo. il salotto del potere, del Palazzo, dove si fanno e disfano alleanze politiche ed affari ad altissimi livelli.
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti, ”Corriere della Sera - Magazine” 16/3/2006
Le feste a casa di Maria Angiolillo sono ancora patrimonio di tutti. « diventato un gioco tra me e lei. Ogni volta che organizza qualcosa io faccio la schedatura degli ospiti e lei diventa matta. Un periodo ha cercato in tutti i modi di scoprire chi fosse la talpa e ha giocato ai dieci piccoli indiani: a ogni festa non invitava la presunta spia, ma regolarmente si trovava sotto casa Umberto Pizzi (il fotografo ufficiale di Dagospia, ndr)».
Fonte: Elvira Serra Corriere della Sera, 09/04/2006
[Gianni Letta] quando non è ai pranzi superbipartisan di Maria Angiolillo, titolare del salotto dove corrono apposta da Milano Marco Tronchetti Provera, Bruno Ermolli e Francesco Micheli. Il salotto del Pincio che Roberto D´Agostino, massimo cultore dei riti del generone, definisce, nonostante la cucina, non patrimonio di Roma, ma "patrimonio dell´umanità".
Fonte: La Repubblica 08/05/2007, pagg.1-20 Alberto Statera
[Francesco Bellavista Caltagirone] di Maria Angiolillo, regina dei salotti romani, sostiene che ”le istituzioni italiane dovrebbero ricordarsi di lei”
Fonte: Gianluca Paolucci, ”La Stampa” 21/12/2006
Se c’era bisogno di una «mano per l’ascesa», come si dice a Roma, Prodi l’ha avuta ieri sera quando il portone di casa Angiolillo si è aperto davanti a Silvio Berlusconi, per la prima volta nel regno di «Maria», indiscussa regina dei salotti romani che con i suoi inviti regola la bussola della politica e del potere. Gran fiuto anche questa volta: gli inviti per il pranzo placé sono partiti un mese fa e certo non era prevedibile che proprio in questo giorno si sarebbe consumata la più grave crisi del governo Prodi
Fonte: Maria Corbi, La Stampa 1/6/2007
[Romano Prodi] l’unica volta che è stato invitato a casa Angiolillo, quando era presidente dell’Iri, non può certo dimenticarla (e neanche la padrona di casa): si presentò, alla porta del villino con un giorno di ritardo, provocando lo sconcerto del maggiordomo.
Fonte: Maria Corbi, La Stampa 1/6/2007
E mentre Prodi, i sindacati, la sinistra antagonista si prendevano a calci, proprio nello stesso momento (ore 21) il subcomandante Fausto Bertinotti con la compagna Sora Lella inghingherata oltrepassavano la soglia del catacombale villino Maria, sotto i flash del rifondarolo Umberto Pizzi. Essì, l’Angiolillo delle meraviglie ha osato l’inosabile ed ha vinto: ha alzato la cornetta, Lella ha risposto, l’invito è partito. La new entry del presidente della Camera nel salotto più trasversale dell’Urbe, ultima reliquia democristiana sopravvissuta allo sterminio di Milano, è stata degna di uno zar. Ecce Homo! Gli occhioni di Maria-saura sprizzavano adrenalina rossa; a fine serata era diventata per tutti Angiolillova, la pasionaria di Trinità dei Monti.[…] Attovagliati al tavolo Stelle Marine, Fassy e Berty hanno messo a sandwich la Sora Maria, felice come la nonnina del Cacao Talmone malgrado che i due maleducati passassero non-stop sotto il suo naso il telefonino in contatto con la sala delle pensioni di Prodi, per gli ultimi aggiornamenti. […] Quindi , tra un Vespa che prendeva nota per il suo prossimo libro, [Bertinotti] ha celebrato la nuova Angiolillova: ”E una donna che viene dal popolo che non ha mai dimenticato il popolo”. Cose da matti, da non ci posso credere, ma è successo di peggio quando il Subcomandate ha aggiunto: ”In questo salotto i contrari si trovano e si armonizzano”. (Incredibile: ma nessuno ha chiamato la Croce Verde).
Fonte: Roberto D’Agostino, Dagospia 21/7/2007
Dagospia, il 14/12/2007, scrive a proposito di Maria Angiolillo: «Premiato salotto fondato nel 1918 (il prossimo anno sarà 90)» colei che sarebbe rivelata la data di nascita
Fonte: Dagospia 14/12/2007
[Rosi Greco] nega di raccogliere l’eredità di Maria Angiolillo, storica regina dei salotti romani scomparsa lo scorso ottobre: «Alla fine, quello di Maria, una donna che stimavo moltissimo, più che un salotto era diventato un vero e proprio lavoro. E io, per natura, sono una donna pigra».
Fonte: Fabrizio Roncone, Io donna 23/01/10