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 2010  febbraio 16 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ANEMONE, DIEGO"

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Così nemmeno in quell’occasione il capo [Bertolaso] spiega perché la Protezione civile abbia invitato alle gare per il G8 e per i mondiali di nuoto proprio la famiglia di un imprenditore, Diego Anemone, 38 anni, in società con Filippo Balducci, 30 anni, figlio di Angelo: cioè il soggetto attuatore degli appalti che dal 2003, dall’emergenza Gran Sasso, al 2008 fa coppia fissa con Bertolaso nell’applicazione delle ordinanze di urgenza.
Fabrizio Gatti, L’Espresso, 29 dicembre 2009

Le altre tre persone finite in carcere sono Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore", Diego Anemone dell’omonimo gruppo, che si è aggiudicato la conversione dell’ex arsenale della Maddalena e che aveva interessi nei lavori per i Mondiali di nuoto. L’altro arrestato è Mauro della Giovampaola [...] nessun legame tra la famiglia Balducci e l’Impresa Anemone Costruzioni, a cui sono state affidate opere per oltre 52 milioni di euro; nessuno ha lavorato al nero nei cantieri della Maddalena. In una lunga lettera al Capo dipartimento della Protezione civile Bertolaso, datata 24 dicembre 2008, Angelo Balducci chiariva la sua azione di "soggetto attuatore" degli interventi preparatori del G8 alla Maddalena, contestando così quanto l’Espresso aveva scritto in un articolo sull’argomento.
repubblica.it - 10/2/2010

L’imprenditore romano Diego Anemone, finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore del sottosegretario Guido Bertolaso e altri pubblici ufficiali per favoritismi negli appalti di alcune grandi opere, tra cui il G8 alla Maddalena, si sarebbe dato da fare per "organizzare una ’cosa megagalattica a base di sesso’ in favore del Bertolaso". Anemone si sarebbe attivato per "raccogliere denaro contante anche attraverso canali insospettabili, quali tale don Evaldo Biasini che, dal contenuto delle conversazioni intercettate, risulta occuparsi di opere di beneficenza in Africa". Lo scrive il gip di Firenze nella sua ordinanza, sulla base dei testi di alcune intercettazioni. [...]
"centro benessere Salaria sport village, riconducibile alla stessa famiglia Anemone" (dall’ORDINANZA del gip)
E proprio Diego Anemone verrà interrogato domani (cioè il 12/2)... (assistito da Adriana Boscagli e Gianluca Riitana) nel carcere di Regina Coeli a Roma dal gip fiorentino Rosario Lupo, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Per l’autorità giudiziaria fiorentina, il provvedimento dell’arresto è stato reso necessario "dall’insidiosità delle condotte degli indagati", che avrebbero potuto "reiterare i reati, inquinare le prove e fuggire". Dalle indagini, infatti, è emerso che "sia Balducci che Anemone avevano in programma una partenza, il che rende concreto e attuale il pericolo di fuga".
Secondo la ricostruzione del gip di Firenze, Anemone avrebbe deciso di organizzare una "mega festa" per Bertolaso subito dopo averlo incontrato nel settembre del 2008 per comunicargli un aumento dei costi previsti per l’esecuzione delle opere del G8. Dal testo dell’intercettazione emerge che la festa, alla fine, era stata rimandata "ad altra occasione". Il 21 settembre, a incontro avvenuto, il giovane imprenditore si attiva per l’organizzazione della "cosa megagalattica". Di seguito alcuni passi delle intercettazioni tra Anemone e Rossetti, gestore di Salaria sport village, ora indagato.
ROSSETTI: ...capo
ANEMONE: ...eccomi
R.:...allora domenica prossima alle 8
A.:...di quello che parlavamo prima...?
R.:... si si... cosa megagalattica
A.:...ma li da voi?
R....chiudo il circolo due ore prima...festa al Centro Benessere
A.:...benissimo okay
R.:... (inc)... con lui
A.:...eh?
R.:...tre persone con lui (...)
A.:...grazie... quindi l’ora a che ora è?
R.:...io direi per le 8 così ci organizziamo.. un pò di frutta prima... champagne... frutta ... un pò di colori fuori... cose

Il 23 settembre altra conversazione intercettata tra i due:
ANEMONE: ...2 cose... la prima al 99% domenica va bene
ROSSETTI: ...okay... perfetto
A.:...me lo conferma sabato... però m’ha detto che al 99%... si
R.:... okay... sicuramente ci costerà qualche soldino
A.: non mi frega un c. Simò
R.:...no, no, io ’ste cose
A.:...si’, sì, però mi raccomando...la riservatezza tua e basta... Simò
R.:... ah...Diè...tranquillo proprio...

I due parlano ancora della festa il 25 settembre:
ROSSETTI:...senti quante situazioni devo creare?...una...due
ANEMONE:....io penso due... lui si diverte... due
R.:...tre?...che ne so!
A.:...eh la Madonna!
R.:...(ride) va bene... a posto
A.:...di qualità!
R.:...assolutamente
Bertolaso, in una telefonata ad Anemone del 27 settembre, spiega però di non poter essere a Roma la sera dopo, domenica.

Dall’ORDINANZA del gip Rosario Lupo: "Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei "grandi eventi" (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell’Unità d’Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena, hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell’imprenditore Diego Anemone (e non solo). Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici (in particolare Anemone e i suoi collaboratori si mettevano a disposizione dei tre, in particolare di Balducci per risolvere loro qualsiasi tipo di esigenza, anche la più banale)".

Anche l’imprenditore Diego Anemone, del resto, a giudizio del gip, si dimostrava all’altezza della qualità della corruzione assicurata dal sistema in ragione del suo network di rapporti, a cominciare da quello con il Capo della Protezione civile e sottosegretario Guido Bertolaso: " alquanto inquietante - si legge - che sussistano rapporti di collusione (che definire sospetti è mero eufemismo retorico) tra l’introdottissimo (nonostante la giovane età) Diego Anemone e il potente sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso (coinvolto nella gestione economica degli appalti aggiudicati con la normativa cosiddetta dei "grandi eventi") che, come risulta inequivocabilmente dalle intercettazioni telefoniche, frequenta spesso e volentieri Anemone e le sue strutture, per così dire, di "relax"".
Dall’ORDINANZA del gip: "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...) emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l’imprenditore Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone si attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso".

Il 23 settembre 2008 Anemone si sbatte per cercare 50mila euro in contanti in vista dell’incontro con il capo della Protezione civile, previsto per quella stessa sera. l’unica traccia dell’ordinanza su un possibile passaggio di denaro. Ma non è chiaro, o quantomeno, gli investigatori non sono riusciti ad accertarlo, se effettivamente i due si vedano e se ci sia o meno consegna di contanti.
Le indagini - documenta l’ORDINANZA del gip - accertano che Anemone "è di casa all’interno della Ferratella, dove oltre a Balducci, De Santis e Della Giovanpaola, ha rapporti con altri funzionari di rango minore che pure hanno piena consapevolezza dell’esistenza del "sistema gelatinoso": Maria Pia Forleo, Francesco Pintus e Fabrizio Ciotti. Fino al punto di alimentare una sorta di "cassa comune" per le piccole spese di rappresentanza".

Naturalmente c’è dell’altro. A cominciare - scrive il gip - dai rapporti che si intrecciano tra Anemone e Balducci nella Erretifilm srl, società di produzione cinematografica che - come aveva scoperto un’inchiesta firmata da Fabrizio Gatti sull’Espresso del gennaio 2009 - vede come soci la moglie di Balducci (Rossana Thau) e la moglie di Anemone (Vanessa Pascucci).
L’11 aprile 2009, a pochi giorni dal sisma che ha devastato L’Aquila, Balducci, in una lunga conversazione con Anemone "fa pesare il fatto che si è fatto promotore per l’inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post terremoto".
Nelle intercettazioni della primavera 2009 Anemone e Balducci discutono con grande preoccupazione delle inchieste di Fabrizio Gatti e dell’interesse di Annozero e di Milena Gabanelli (Report). Per provare a contenerle - si legge nell’ordinanza - muovono tale "Patrizio La Bella, amico del giornalista Gatti", che a sua insaputa li informa di quello che il cronista ha in animo di fare.
repubblica.it, 11/272010

In un paio d’anni Anemone è riuscito ad aggiudicarsi «il quarto, il quinto e il sesto lotto del G8 a La Maddalena», i lavori al Foro Italico in vista dei Mondiali di nuoto, l’aeroporto di Perugia per le celebrazioni dell’anniversario dell’Unità d’Italia. [...] Scrive il giudice nell’ORDINANZA: «Dalle operazioni di monitoraggio telefonico è emerso che Guido Bertolaso risulta essersi incontrato assai frequentemente con Diego Anemone e almeno uno di questi incontri è stato preceduto da frenetici dialoghi telefonici dell’Anemone tesi, con ogni evidenza, al rapido procacciamento di una consistente somma di denaro. Inoltre Anemone in varie occasioni si è premurato di informare preventivamente di questi incontri Angelo Balducci e Mauro Della Giovampaola contattandoli al termine degli incontri medesimi per riferirne cripticamente l’esito a conferma della loro attinenza con le cointeressenze di natura illecita che il gruppo Anemone coltiva con i pubblici ufficiali». L’episodio risale al 21 settembre 2008: alle 10.30 Anemone deve incontrare Bertolaso. Un’ora prima telefona a don Evaldo, sacerdote per conto del quale sta eseguendo lavori edili. Anemone: Senti don Eva’, scusa se ti scoccio... stamattina devo vedere una persona verso le 10.30-11.00, tu come stai messo? Don Evaldo: Di soldi? Qui ad Albano ce n’ho 10 soltanto. Giù a Roma potrei darteli... Debbo poi portarli in Africa... mercoledì vediamo un po’... Secondo gli inquirenti «i due si accordano per l’indomani». Anemone: Eh ma oggi non ce la facciamo eh? Domani... domani. mattina faccio un salto caso mai In una telefonata di due giorni dopo, sottolinea il giudice, «Anemone sembra quantificare in 50.000 euro la somma di denaro richiesta e ottenuta da don Evaldo». Ed è proprio questo episodio che così viene commentato nell’ORDINANZA: «Guido Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l’imprenditore Diego Anemone con il quale spesso si incontra di persona. In previsione di taluni incontri Anemone si è attivato alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza ritenere che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso».
corriere.it, 11/2/2010

Degli oltre 300 milioni fluiti in emergenza dalla presidenza del Consiglio, pare che non meno di 117 siano andati a una piccola impresa edile con 26 dipendenti di Grottaferrata, paesotto dei Castelli Romani. Si chiama Anemone Costruzioni, dal nome del titolare Luciano Anemone, cui fu affidata la costruzione del Centro conferenze (58 milioni) e, tramite la collegata Infrastrutture srl di Fano, quella del secondo albergo nella zona dell’Arsenale, per un costo di 59 milioni. Una torta da sogno confezionata da Angelo Balducci, finito ieri in manette.
ALBERTO STATERA, la Repubblica 11/2/2010

NON RISPONDE - "Balducci - ha spiegato l’avvocato Borgogno - ha risposto punto per punto alle contestazioni che gli vengono mosse...". Anemone, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere. [...] Per quanto riguarda l’imprenditore Diego Anemone, l’avvocato ha spiegato che non è il vincitore degli appalti sui Mondiali di nuoto e sul 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, come viene contestato nelle accuse rivolte al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. "Gli appalti che gli sono contestati - ha spiegato - sono sei. Dei primi tre, quelli relativi ai Mondiali di nuoto e alle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, Balducci ha dichiarato che nessuna impresa di Anemone è risultata vincitrice. Anemone - ha precisato - è poi intervenuto nella fase esecutiva, in associazione con altre imprese".

Anemone è a disposizione della famiglia Balducci per qualunque tipo di incombenza domestica. Anche in piena estate. Il 25 agosto 2008, Rosanna Thau (T.), moglie di Balducci, chiama Anemone (A.) per investirlo con una serie di richieste.
R: Senti, ti volevo dire una cosa sui domestici (una coppia di rumeni custodi della villa di Montepulciano ndr.). Ci pensate voi... lo stipendio?
A: Non c’è problema gli facciamo un bel discorsetto.
R: Ti volevo anche dire una cosa. Un minuto fa, siccome nel bagno di Lorenzo (uno dei figli, l’attore ndr.) sento scolare l’acqua che sono venuti pure a vedere, non vorrei che si esaurisse
A: Mò telefono subito. Ma che scherzi, già ce n’è poca. Mò ci penso io
Il 27 novembre 2008, la Thau (R.) ha un altro problema. Lo sciacquone della villa a Montepulciano. L’interlocutore è sempre Anemone (A.)
R: Più che altro invece il discorso è quello della cassetta dell’acqua. Quella che perde acqua. A me è venuta una bolletta spaventosa. Io non so.
A: Ma non l’hanno sistemata. Ma è possibile. L’avevo detto pure a quel testa di cazzo di Aurelio
repubblica.it, 12/2/2010

SALARIA SPORT VILLAGE - Quello che era il glorioso centro sportivo della Virtus Banca di Roma di Settebagni, tra il Tevere e la Salaria, viene trasformato nel dicembre del 2004 nel «Salaria Sport Village». I proprietari, attraverso due fiduciarie, sono Filippo Balducci, 30 anni, giovane virgulto del presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici Angelo Balducci (nominato da Berlusconi nel 2005) e Diego Anemone, il costruttore arrestato l’altro giorno, che a detta di tutti è poi colui che gestisce veramente il centro. Il posto è bello, tanto più che è costato solo qualche milione di euro. Ma ci vorrebbe «qualcosa» per renderlo davvero profittevole: questo «qualcosa» è la possibilità di ampliarlo.
Il progetto è davvero imponente: 38 milioni di euro di investimento, 161mila metri cubi costruiti, una nuova piscina olimpionica coperta da 10 corsie, una da 25 metri coperta e una uguale scoperta, 41 stanze di foresteria-albergo, un ristorante. [...] il 29 dicembre del 2005 papà Angelo Balducci diventa commissario straordinario per i Mondiali di Nuoto. E visto che servono strutture per gli allenamenti dei nuotatori, guarda tu com’è come non è il Salaria Sport Village del figliolo Filippo sembra proprio perfetto. Ecco così che Balducci figlio e Anemone nel febbraio del 2007 presentano la loro candidatura. Papà la accoglie, ci mancherebbe. Anche perché una volta inserito nella lista delle opere dei Mondiali, il Salaria Sport Village può accedere ai finanziamenti a tasso agevolatissimo erogati dal Credito Sportivo.
Ma c’è un ma. Destino maledetto: il centro sportivo ahimè sta sul biondo Tevere, un’area alluvionale, classificata dall’Autorità di bacino a rischio esondazione. Nel senso che quando piove molto, e il fiume si ingrossa minaccioso, quello è un pratone che si riempie d’acqua, proteggendo così le zone abitate. C’è un altro ma: la zona dove Balducci-Anemone vogliono costruire è sottoposta a vincolo paesaggistico, a vincolo idrogeologico, ai vincoli del Piano regolatore. [...] Un rimedio si trova, però. Babbo Angelo non può deludere il giovane Filippo, e il suo amico Diego Anemone, così gentile, anche se al posto di Angelo Balducci come commissario straordinario dei Mondiali c’è Claudio Rinaldi. Rinaldi, sfidando proteste, esposti, il «no» di Comune e Provincia, indagini della procura, il sequestro degli impianti deciso a maggio, in soli cinque giorni conferma il rilascio delle autorizzazioni. Come? Perché l’Autorità di Bacino - a sorpresa - concede i pareri positivi idrogeologici.
Roberto Giovannini, La Stampa 13/2/2010

LA MOGLIE - Vanessa [Pascucci, sposata Anemone], 38 anni, si mette sulle orme del marito, nelle costruzioni. E viene spontaneo dire che non le manca il fiuto per gli affari, almeno a giudicare dalla sua «Medea Progetti e consulenze» che, fondata nel 2002, l’accompagnerà in una volata fino agli appalti per il G8. In che senso?
Nel senso che nel 2002 la signora Vanessa Pascucci ha l’intuito di fondare la sua Medea proprio con Mauro Della Giovampaola: sarà lui il pubblico ufficiale incaricato del controllo della missione del Grande Evento della Maddalena. Ovvero: sarà lui il controllore degli appalti e dei lavori di Diego Anemone, il marito della sua socia Vanessa.
Alessandra Arachi, Corriere della Sera 12/2/2010

INTERESSI [Anemone] risulta avere legami con l’ImpresaRosso spa. Di cosa parliamo? Di un maxigruppo che vanta da tempo la gestione in Italia di una serie sterminata di commesse: dalla costruzione della nuova sede della Pirelli, all’edificazione del nuovo stadio della Juventus, fino alla costruzione della scuola dei marescialli dei carabinieri a Firenze, in particolare in quell’area di Castello di proprietà del presidente onorario di Fondiaria-Sai, Salvatore Ligresti. ... Dobbiamo partire dalla To.ro, una società consortile di cui Anemone e consigliere di amministrazione. La società, neanche a dirlo, si occupa di costruzioni e il suo presidente di chiama Giampaolo Rosso. Un cognome che ritorna se si va a vedere la composizione del capitale sociale. La To.ro, infatti, è partecipata al 49% dell’Impresa Anemone Costruzioni della famiglia Anemone (Diego ne è stato direttore tecnico), e al 51% dall’ImpresaRosso spa., che nel 2008 ha fatto segnare un fatturato di 113 milioni di euro e un utile di poco meno di 4 milioni.
Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 12/2/2010

L’IMPRESA - Diego Anemone, il giovane (classe 1971) imprenditore romano che con i grandi eventi ha fatto bingo, conquistando almeno il dieci per cento di quegli appalti. Anemone è conosciuto a Roma, perché frequenta tutti i potenti che può: politici, dirigenti pubblici, giornalisti, manager, porporati e banchieri. La sua carta di credito è il Salaria Sport Village, grandioso centro sportivo e di benessere costruito alle porte di Roma praticamente sul greto del fiume. [...] Con la tessera al suo club (platino, oro argento i vari abbonamenti annuali) Anemone si è conquistato simpatie e canali ottimi per lavorare.
Il suo gruppo è retto da una piccola snc, l’Anemone di Anemone Luciano & c, spesso inseguita da Equitalia-Gerit per qualche obbligo fiscale non osservato. Fatturato sotto i due milioni di euro. Ma in pancia il vero motore del gruppo: l’Anemone costruzioni srl. Nel 2007 fatturava meno di 11 milioni di euro. Poi sono arrivati gli appalti garantiti da Balducci. E nel 2008 il fatturato è triplicato: 37,8 milioni di euro. [...]

LE "UTILITA’" - Grazie a intercettazioni e pedinamenti i magistrati arrivano anche ad elencare quali tipi di «utilità» siano stati graziosamente offerti dall’ Anemone: «A Balduccci Angelo: utilizzo di due utenze cellulari; personale di servizio nella proprietà di Montepulciano; uso di autovettura Bmw serie 5; messa a disposizione di Rosanna Thau (moglie di Balducci) di una Fiat 500; fornitura di mobili (un divano e due poltrone) per la proprietà di Montepulciano; esecuzione di lavori di manutenzione e riparazione negli immobili di Roma e Montepulciano; assunzione di Filippo Balducci (figlio di Angelo) e della sua compagna Elena Petronela Buchila; messa a disposizione di Filippo Balducci di autovettura Bmw del valore di 71mila euro; lavori di ristrutturazione per l’appartamento di Filippo Balducci in via Latina a Roma con fornitura di materiali di arredo in legno e tessuti; viaggi a bordo di aerei privati; numerosi soggiorni su sua richiesta all’hotel Pellicano di Porto Santo Stefano». Per il viceBalducci, Fabio De Santis, a parte un lotto di lavori subappaltato al fratello Marco anche «utilizzo di un’utenza cellulare; fornitura di mobili destinati alla sua abitazione; prestazioni sessuali a pagamento a Venezia (17 ottobre e 28 agosto 2008) e Roma (13 novembre 2008)». Per il quarto della combriccola, Mauro della Giovanpaola «prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all’isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione».
Franco Bechis, Libero 12/2/2010

L’IMPRESA Fratelli, cugini, zii, mogli e cognati. una vera impresa a conduzione familiare la "Anemone spa". Lui, l’imprenditore Diego Anemone, personaggio chiave dell’inchiesta di Firenze, non compare quasi mai. In compenso, il sistema di società costruito negli anni e, molto spesso alla vigilia dei «grandi eventi», era gestito, partecipato e amministrato da persone a lui legate da vincoli di parentela spesso insieme agli altri destinatari dell’ordinanza come Mauro Della Giovampaola che nel 2002 costituì proprio con la moglie di Diego Anemone la Medea Progetti e Consulenze. Pochissime le eccezioni che vedono coinvolti in veste di azionisti personaggi estranei alla famiglia Anemone. Tra queste c’è la Imatec, società consortile vincitrice di uno dei tre appalti assegnati nell’ambito del G-8 all’imprenditore, partecipata da due suoi collaboratori: Pierfrancesco Murino e Anna Maria Curtacci. Per il resto, la lunga lista di aziende che compaiono nell’ordinanza del Gip e risultano assegnatarie di importanti appalti nell’ambito del G-8 e dei mondiali di nuoto del 2009, sono partecipate dalla moglie Vanessa Pascucci, dal fratello Daniele e da sua moglie Alessandra di Saverio e perfino dal cugino ventenne Paolo Prosciuttini, figlio della zia paterna di Diego e Daniele, Matilde Anemone. La Cosport 2009, per esempio, vincitrice dell’appalto per la ristrutturazione dello Stadio centrale del tennis del Foro Italico nell’ambito dei mondiali di nuoto è stata costituita dalla Imac e dalla Tecnocos srl. Proprio quest’ultima risulta intestata per il 95% al cugino Paolo Prosciuttini e alla fine del 2008 ha visto un utile di 246mila euro e aveva negli attivi crediti di natura commerciale per 11,6 milioni, oltre a partecipare direttamente la stessa Imatec. Ma ruota soprattutto intorno al fratello Daniele Anemone il gruppo costruito dall’imprenditore. A lui fanno capo la Impresa Anemone Costruzioni (che fino al febbraio 2005 era autorizzata solo per lavori entro i 5 milioni), la Maddalena scarl, la Conegliano scarl (in liquidazione), la Amp srl e la Carceresassari scarl.Di queste,due ”una direttamente (la Anemone Costruzioni), l’altra indirettamente (la Maddalena controllata dalla Anemone Costruzioni) ”sono risultate vincitrici di uno dei tre appalti nell’ambito del G-8. E proprio nei conti della Anemone costruzioni (2008 in utile per 588mila euro contro i 52mila dell’anno primo) si scopre che gran parte dei crediti nell’attivo sono riferiti alla Maddalena, per un totale di 15,4 milioni. [...]
Carmine Fotina, Marigia Mangano, ”Il Sole-24 Ore” 12/2/2010;

E’ il 14 dicembre del 2008. [...] Bertolaso incontra la ragazza brasiliana. Ne sono convinti gli inquirenti e gli investigatori fiorentini. Bertolaso, invece, è pronto a dimostrare che è soltanto una «fantasia», che quell’incontro non c’è mai stato. Il fido Rossetti si trasforma in un radiocronista che, in tempo reale, via cellulare, informa Diego Anemone, su tutto quello che accade all’interno del Salaria Sport Village. Un’ora dopo o qualche manciata di minuti in più, Guido Bertolaso vuole lasciare il Centro. Ma si perde. Anzi, il Centro è chiuso e chiede aiuto per uscire, facendosi guidare proprio da Simone Rossetti, naturalmente contattato al cellulare. Simone informa l’imprenditore Diego delle novità. Anemone lo invita a «ripulire», a bonificare la scena del «crimine». Insomma, via lo champagne e i preservativi. «Ma quello non lo trovo...». «Cerca...». Finalmente Rossetti: «Ok, tutto a posto...».
Guido Ruotolo, La Stampa 14/2/2010