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 2010  febbraio 16 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ARVEDI

GIOVANNI"

A Silvio Berlusconi pensa il re dell’acciaio. Giovanni Arvedi, infatti, nel novembre 2007 travasa nelle casse di Forza Italia 300mila euro. Il cavaliere della siderurgia di Cremona è uno che quando c’è da mettere mano al portafogli non si tira indietro. Lo fece anche nel 1984 quando vari personaggi intervennero per salvare la Rizzoli e il Corriere. Tra loro Arvedi fu l’unico a sganciare 145 miliardi
di lire in contanti. (ItaliaOggi 9 febbraio 2008, Emilio Gioventù)

Il nuovo proprietario della Cremonese è Giovanni Arvedi. (VARIE)

Niente male se si pensa che nella classifica dei donatori-imprenditori Cincotti è battuto solo da Giovanni Arvedi, il re dell’acciaio cremonese che ha donato a Fi 300 mila euro nel novembre scorso. E che ora annuncia a "L’espresso": «Ho appena versato altri 300 mila euro al Partito democratico per essere equidistante». (L’espresso 20 marzo 2008, PRIMO DI NICOLA E MARCO LILLO)

Ferruccio De Bortoli nell’ottobre 2007 sporse querela per molestie telefoniche: qualcuno che si spacciava per lui aveva contattato in due mesi 200 imprenditori e manager fissando appuntamenti che ovviamente poi disertava (fra le vittime dello ”scherzo” Salvatore Ligresti, Sergio Pininfarina, Marcellino Gavio, Luigi Zunino, Flavio Cattaneo, Giovanni Arvedi, Roberto Poli, Alfio Marchini ecc.) (varie)

Angelo Rizzoli, 65 anni, ex proprietario del grande gruppo editoriale milanese e del ”Corriere della Sera”, oggi produttore televisivo affermato e stimato, sta per scatenare la ”guerra”. Chiede 650 milioni di euro a coloro che gli portarono via le azioni della Rizzoli, che non gliele pagarono, gli impedirono la ricapitalizzazione, lo strangolarono, gli portarono via l’azienda. Martedì 15 settembre alla riapertura degli Uffici Giudiziari, i suoi avvocati, professori Romano Vaccarella e Achille Saletti, presenteranno al Tribunale Civile di Milano un atto di citazione contro Giovanni Bazoli (nella sua qualità di rappresentante legale di Intesa SanPaolo e di Mittel Spa, per quest’ultima insieme a Roman Zaleski), Piergaetano Marchetti (presidente di Rcs Mediagroup), Giuliano Zuccoli (presidente Edison Spa) e Giovanni Arvedi (imprenditore siderurgico di Cremona).
Quella cordata nel 1984 era composta da Gemina (50%), Meta (25%), Mittel e Arvedi (12,5% ciascuno). E infine il cavalier Arvedi che vendette subito a Gemina, e venne messo nella cordata da Bruno Tabacci, allora potente demitiano, in rappresentanza di qualche corrente Dc». (Gigi Moncalvo, Libero 8/9/2009)

L’atto è stato notificato agli eredi giuridici di quell’operazione (Intesa San Paolo spa, Rcs Mediagroup spa, Edison spa, Mittel spa, e l’imprenditore Giovanni Arvedi), una citazione che chiede l’annullamento degli atti e delle operazioni che, tra il 1977 e la metà degli anni ’80, sfilarono la testata di via Solferino al controllo della famiglia. (Alessandro Galimberti, Il Sole-24 Ore 29/9/2009)