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 2010  febbraio 15 Lunedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "AGOSTINI

GIACOMO"

[Sara Simeoni]: Mi piacevano Giacomo Agostini, Moses, Juantorena. Oggi trovo non male Valentino Rossi e Marion Jones. Hanno stile, sanno sorridere (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 14/4/2003).

«Quando, nel 1974, arrivò a Imola per la 200 Miglia nel ruolo di nemico numero 1 del campione numero 1 Giacomo Agostini, Kenny Roberts si meritò il soprannome di marziano. (Corrado Zunino, ”la Repubblica” 12/4/2005).

Dopo il titolo della 125, [Alex Criville] era stato ingaggiato da Giacomo Agostini con la 250 Yamaha» (Giancarlo Falletti, ”Corriere della Sera” 17/2/2002).

[Marco Luchinelli] si emoziona ancora quando ricorda il suo Mondiale. Quello delle 500 nel 1981, il primo di un italiano nella classe regina dopo l’uscita di scena di Agostini, il primo di una Suzuki, dopo il triennio della dittatura di Kenny Roberts e della Yamaha, grazie a una moto, la RG Gamma, autentica machine de guerre (Carlo Canzano, ”La Gazzetta dello Sport” 28/1072005)

Valentino Rossi è grande come Giacomo Agostini? " il Giacomo Agostini del Duemila, questo sì. Per dire altre cose bisognerebbe risuscitare i piloti morti, ringiovanire i vecchi e correre tutti insieme. E poi sono cambiate troppe condizioni. Io vincevo in 350 scendevo dalla moto con le mani sanguinanti, risalivo in 500 e vincevo. Non è roba da poco. Non voglio essere presuntuoso e non me la sento di dire che ero il più forte. Hailwood è stato il più forte prima di me. Rossi lo è adesso. Alla fine, visto che la discussione è infinita, ciascuno non può che tirar fuori la propria pagella: io ho vinto 15 Mondiali, questo è innegabile" (Giacomo Agostini). (Corrado Zunino, ”la Repubblica” 20/4/2004)

[Phil Read] uno dei piloti più duri da affrontare in una sfida all’arma bianca. Chiedere, per conferma, a Giacomo Agostini, che ha ancora vivi nella mente gli innumerevoli duelli con il pilota inglese di Luton [...]» (Paolo Ianieri, ”La Gazzetta dello Sport” 13/4/2005).

«La grande differenza col presente sta tutta nel fatto che dividevamo molte cose. Magari non eravamo proprio amici, perché tra avversari l’amicizia vera e propria non può esserci, però andavamo a cena insieme, ci divertivamo. Oggi lei se li immagina Rossi, Capirossi e Biaggi che scherzano insieme intorno a un tavolo al ristorante. No, adesso provano, corrono e se ne vanno» (Giacomo Agostini). (Benedetto Ferrara, ”la Repubblica” 2/8/2005)

In mezzo secolo, del resto, lo sport ha abituato a una certa schizofrenia fumatoria: il centauro Giacomo Agostini, che non fumava, aprì la pista alle sponsorizzazioni, seguito da Clay Regazzoni e Mario Andretti. (Francesco Battistini Corriere della Sera, 23/12/2004)

[Valentino Rossi] Dopo il leggendario Giacomo Agostini, che ne ebbe quindici, è il nostro centauro più prolifico. [...] I suoi miti in moto? «Il texano Schwantz, innanzitutto. E il grandissimo Agostini, che si aggiudicò quindici mondiali» (Il Messaggero 16/07/2006, pag.21 Roberto Gervaso)

« logico che ci vada con la voglia di vincere, ovvio che non parta pensando di arrivare 11°. Ma non è la sua specialità. Nel mondiale ci sono quelli che ai rally si dedicano da quando erano bambini. Non si può pretendere di essere il numero 1 dappertutto» (la performance di Valentino Rossi in Nuova Zelanda secondo Giacomo Agostini). (La Gazzetta dello Sport 21/11/2006)

Anche Walter [Villa] eredita il gene fraterno, quello che unisce la moto alle corse. Una data da ricordare, da stampare in testa: 19 marzo 1960. il battesimo di Walter Villa pilota. Guarda caso, in quel giorno si celebra il debutto di Giacomo Agostini sulla pista dell’aerodromo di Modena. [...][Villa] Era un uomo socievole, simpatico, dalla battuta pronta. Amava ricordare: ”Quando andavo dagli organizzatori a battere cassa, mi dicevano sempre: soldi non ce ne sono, è gia passato il tuo amico Agostini”. [...]Giacomo Agostini: ”Non ho disputato molte gare con lui come avversario diretto. Ricordo al Nurburgring dove lottammo a lungo ed alla fine si ruppe il motore della mia Mv Agusta con lui che volò verso la vittoria. Era un ottimo pilota, leale”» (Giancarlo Falletti, ”Corriere della Sera” 21/6/2002)

CRISI. «Ci ha abituati talmente bene che appena qualcosa non va tanti di quelli che ne cantavano le lodi iniziano a parlarne come di uno alle prese con chissà quali tormenti. Succedeva anche a me, quindi non mi meraviglio di niente». (La crisi di Rossi secondo Giacomo Agostini) (Benedetto Ferrara, la Repubblica 26/6/2007)

[Lino Dainese] Da subito inizia la collaborazione con piloti ai quali in seguito si aggiungono sciatori, ciclisti e snowborder (da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, Giorgio Rocca, Giacomo Agostini, Kristian Ghedina e Debora Compagnoni solo per citarne alcuni) (Marika Gervasio, ”Il Sole-24 Ore” 25 agosto 2009).

«A questo punto credo che anche quello sia un traguardo possibile. E sarei un bugiardo se dicessi che non mi darebbe fastidio. Valentino è ancora giovane, ha tanti anni davanti e con tutti questi gran premi in calendario... Non so quanto ci tenga, se sia una molla in più per andare avanti: fosse così, ne sarei orgoglioso». (Giacomo Agostini all’idea che Valentino Rossi, 67 successi tra 500 e MotoGp, dopo avergli strappato il record di 68 successi nella classe regina possa dare la caccia a quello delle vittorie totali, 122). (Paolo Ianieri, "La Gazzetta dello Sport" 28/8/2008)

«Mi piacerebbe mettere in piedi una sfida tra me e Valentino su una qualsiasi pista del mondiale: lui in sella alla mia MvAgusta, io sulla sua. Per fargli capire in quali condizioni correvamo noi». (Giacomo Agostini, raggiunto da Rossi nella classifica delle vittorie in 500/MotoGp) (La Stampa" 1/9/2008)

«Una volta sono entrato in un camion della 125 e nemmeno vedevo la moto tanto era lungo. Ho chiesto al proprietario a cosa gli serviva un mezzo così grande: ”Se ne uso uno più piccolo mi prendono per poveraccio”. Non si deve toccare il gesto tecnico ma tagliare quello che c’è intorno». (La crisi economica del motomondiale secondo Giacomo Agostini) (Filippo Falsaperla, "La Gazzetta dello Sport" 31/1/2009)

«Valentino Rossi è fortissimo, ma i suoi rivali sono molto più modesti di quelli che avevo io. Mike Hailwood, Kenny Roberts, Barry Sheene, Phil Reed, Jim Redman... Stiamo parlando di leggende del motociclismo, non di meteore che durano qualche stagione. E io li ho battuti tutti. A quei tempi, poi, non sapevi se arrivavi al traguardo vivo. Ho visto morire tanti amici e non c’era nemmeno il tempo per piangere, la corsa ricominciava dopo pochi minuti». (Giacomo Agostini) (Federico Pistone, ”Corriere della Sera” 9/4/2009)

Rossi ha trent’anni, i suoi rivali poco più di venti, ma il pesarese, che a Montmelò si è rifatto del Mugello con gli interessi, continua a portare gli standard dell’eccellenza su livelli sempre nuovi. La sensazione è che Valentino VIII, voglia chiudere la carriera con 10 Mondiali e superare le 123 vittorie di Giacomo Agostini. D’altronde per Rossi la parola impossibile ha un significato relativo. (MATTEO MORICHINI, IL RIFORMISTA 16/6/2009)

Porto Cervo. Festa al Billionaire Beach per i vent’anni di matrimonio di Antonio e Stefania Baldan. Presenti i loro figli Brando e Amanda, Flavio Briatore, Carlo e Camilla di Borbone, Giacomo Agostini. (Chi, 8 luglio 2009)

Valentino Rossi, l´eterno ragazzo, è arrivato a quota 100 Gp vinti, è il secondo pilota della storia, il primo è Giacomo Agostini, bel tenebroso, con 123. Tempi e moto diverse, e pure dinamica e meccanica. Agostini ci riuscì in 13 anni, dal ”64 al ”77, Valentino è in pista dal ”96. Però, dai, dimmi chi è il più bravo a smanettare e a non far slittare la moto. La verità è che ogni campione è il filo dell´orizzonte di un altro, e per salire in alto hai bisogno di una traccia. Il resto è solo infinito. (Emanuela Audisio, la Repubblica7/7/2009)

Dopo l’incidente, Doohan ha conquistato 45 delle sue 54 vittorie in MotoGP, oltre a tutti e cinque i suoi titoli mondiali. E ammette che, quando la sua carriera fu brutalmente stroncata dalla caduta di Jerez del 1999, puntava a battere il record di tutti i tempi, quello delle 68 vittorie di Giacomo Agostini, adesso superato da Valentino Rossi (Matt Oxley Riders n.14 Novembre 2008)