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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "AGNELLI

MARGHERITA"

[John Elkann] Figlio di Margherita Agnelli ed Alain Elkann. [...] John detto ”Jaki”, primogenito di Margherita Agnelli, pittrice che sceglie soprattutto soggetti religiosi, e dello scrittore Alain Elkann, ha ancora il viso da ragazzo, e per i fotografi è ormai l’icona del ”principino”. [scheda n.8885]

[Alain Elkann] New York (Stati Uniti) 23 marzo 1950. Giornalista. Della ”Stampa”. Ex marito di Margherita Agnelli, primogenita dell’avvocato. [scheda n. 4714]

[Lapo Elkann] New York (Stati Uniti) 7 ottobre 1977. Manager. Figlio di Margherita Agnelli e dello scrittore Alain Elkann, fratello dell’erede designato dell’Avvocato Gianni Agnelli, John Philip Elkann. [scheda 6435]

AL MAURIZIANO. «Le finestre dello studio del prof. Spina, primario della rianimazione, hanno le tende tirate. Si intravedono i volti di Margherita Agnelli e della figlia Ginevra. La sorella di Lapo piange. Vicino a lei, seduto, c’è il padre Alain. A turno indossano un camice e mettono i copriscarpe ai piedi, tenuta obbligatoria per entrare nella stanza del malato. I letti occupati sono tre. Nel primo c’è un uomo di sessant’anni, nel secondo il giovane di casa Agnelli, nel terzo un ragazzo che ha più o meno la sua età, si chiama Andrea, sta morendo e la madre Ivana, che è al suo capezzale, guarda di soppiatto Margherita Agnelli immobile, silenziosa. ”Io oggi sono fortunata” dice poi la signora Ivana ”non mi conosce nessuno, non mi ferma nessuno. Ma quella donna vorrebbe rimanere in pace e invece le stanno tutti addosso”». (Renato Pezzini, Il Messaggero 12/10/2005)

John Philip Elkann ha sposato Lavinia Borromeo Arese Taverna. John detto «Jaki» è il primogenito di Margherita Agnelli (pittrice di soggetti religiosi) e dello scrittore Alain Elkann. (Marina Cicogna, ”Vanity Fair” 2/9/2004; Sabrina Bonalumi, ”Gente” 7/9/2004).

Conclusione. «La famiglia è unita in rapporti di affetto saldi e immutati» (Margherita Agnelli, dopo l’accordo sull’eredità e prima della cerimonia) (’Ansa” 4/9/2004).

Lei, la festeggiata, era radiosa e emozionata come per un debutto, elegantissima (ma questa non è una novità) nella giacca bianca ricamata di paillettes dello stesso colore, seduta al tavolo d’onore accanto a Henry Kissinger. Per gli ottant’anni di Marella Caracciolo Agnelli, ieri sera al Casino dell’Aurora di P.alazzo Pallavicini Rospigliosi, nel cuore nobile di Roma, l’intera famiglia ha cancellato impegni e rimosso qualsiasi ostacolo: Margherita Agnelli con i figli Elkann e de Pahlen, fratelli, cognate. (Corriere della Sera 13/05/2007, pag.22 Vera Schiavazzi).

«Siegfried Maron? Chi è costui? Di sicuro non uno qualunque se Margherita Agnelli l’ha citato in giudizio insieme all’avvocato della famiglia torinese, Franzo Grande Stevens, e al presidente dell’Ifil, Gianluigi Gabetti. Tutti chiamati in causa come ”mandatari e gestori del patrimonio personale dell’Avvocato”. (Mario Gerevini, ”Corriere della Sera” 1/6/2007).

E sua madre Margherita Agnelli?
«Non la vedo e non la sento mai. La mia fortuna nella vita è di aver sempre cercato di costruire Lapo, chiedendo consigli alle persone che rispettavo e stimavo. Purtroppo lei non fa parte del gruppo. Nella mia vita non c’è posto e spazio per lei. Forse non sono parole eleganti ma è la realtà».
[Intervista a Lapo Elkann] In un’intervista però sua madre ha incolpato la Fiat, che le avrebbe «sottratto i figli», fagocitati dalla macchina aziendale, privandola della possibilità di essere madre.«Basta col vittimismo. Se uno ne ha voglia, può creare dei rapporti belli, sani e costruttivi. Basta volerlo. Per questo oggi mi sento di dire che il rapporto con persone come lei non lo voglio. Le cattiverie non le voglio nel mio giardino, la zizzania non la voglio in casa mia. L’invidia la lascio fuori dalla porta. Chi prova a portare energia negativa o a fare del male alle persone che amo per me è off limit ». (Alessandra Farkas, Corriere della Sera 8/6/2007)

Margherita Margherita Agnelli ha citato in giudizio Franzo Grande Stevens (avvocato di famiglia), Gianluigi Gabetti (presidente dell’Ifil) e Siegfried Maron (gnomo svizzero). Vuole che il tribunale li costringa a rivelare, fino all’ultimo dettaglio, la consistenza del patrimonio di suo padre Gianni Agnelli. Alla morte di Agnelli, Margherita ricevette 109 milioni di euro e dice di non aver mai capito se questo era un acconto o un saldo. Benché abbia precisato che non vuole far male a nessuno né chiedere danni o risarcimenti o restituzioni, ma solo sapere, l’iniziativa ha suscitato un gran clamore e una dichiarazione «dispiaciuta» del figlio John, capo dell’impero Fiat. Molte interpretazioni. La più accreditata è questa: nel 2003 i 170 discendenti del senatore Agnelli fondatore della Fiat tirarono fuori di tasca loro 250 milioni di euro per ricapitalizzare l’azienda, in quel momento prossima alla fine. Margherita si rifiutò, dicendo che non avrebbe assistito a un altro caso Parmalat. Sbagliò, perché da allora a oggi il titolo è passato da 6 a 21 euro e ha ampiamente ripagato i membri della famiglia che accettarono il rischio (quasi tutti). Forse Margherita è piccata per aver sbagliato analisi quattro anni fa e cerca il modo di rifarsi. C’è anche la questione dei cinque figli avuti dal secondo marito, il conte russo de Pahlen: sono tutti fuori dal mondo Fiat, a differenza degli altri parenti. In ogni caso, Margherita sta finanziariamente come sta (assai bene) in seguito a transazioni e carte firmate di sua volontà. (Vanity Fair Anno IV - Centosettantunesima settimana. Dal 28 maggio al 4 giugno 2007)

La cassaforte di casa Agnelli serra le fila attorno alla famiglia, blinda lo statuto per ridurre al minimo il rischio di fratture nell´azionariato e rafforza il potere degli accomandatari (Gianluigi Gabetti, John Elkan, Tiberto Brandolini D´Adda e Alessandro Nasi) in caso di redistribuzione dei titoli tra i soci. La decisione risale allo scorso 16 maggio, prima cioè delle polemiche seguite all´atto di citazione di Margherita Agnelli relativo all´eredita del padre Giovanni Agnelli. (Ettore Livini, la Repubblica 12/6/2007)

[Intervista a Lapo Elkann] Con la sua vera madre, Margherita Agnelli, invece, non ha un buon rapporto. In un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «Nella mia vita non c’è spazio per lei». «Quello che penso di lei, appunto, l’ho già detto».
Le è mancata, dunque, una figura materna?
«Probabilmente avevo una madre che doveva essere madre di se stessa prima ancora che dei suoi figli. Non so dirle se mi è mancata, anche perché ho avuto nonni eccezionali, che mi hanno sempre sostenuto. Già da piccolo i consigli li prendevo più volentieri da mio nonno Gianni, che per me era un punto di riferimento, che dai miei genitori. A volte di questo mi dispiaccio, ma è difficile per un bambino maschio non essere pazzo di un nonno come quello che avevo».
L’eredità di suo nonno attualmente è oggetto di un contenzioso con sua madre.
«Io sono schierato al trecento per cento con i miei fratelli. Penso che, se uno vuole dei soldi, deve lavorare e guadagnarseli. Personalmente sono grato a chi, nella mia famiglia, i soldi li ha fatti, e ha dato a me tante opportunità. Non avendoli fatti io, non mi permetterei mai di rivendicarli. E comunque l’amore dovrebbe contare più dei soldi, sempre». (Vanity Fair 26/07/2007, pagg.54-58 Sara Faillaci)

Non sono state soltanto le donne a provocare brividi al Forum di Cernobbio. Il blitz di Margherita Agnelli e l’abbronzatura di Maria Bartiromo, la sensuale giornalista americana, per un attimo sono stati oscurati quando sul palco ha preso la parola un calvo professore che ha insegnato ad Harvard e a Princeton. Si chiama Kenneth Rogoff, ha 53 anni (DAGOSPIA, MERCOLEDì 12/9/2007)

Anna de Pahlen, figlia di Margherita Agnelli, della serata al Crillon parigino ricorda: «Mi sono emozionata davvero quando sono passata davanti ai miei genitori e li ho visti sorridere con tanto affetto. Dopo il ballo, mia madre mi ha confessato di essere molto fiera di me!» (Elvira Serra, Corriere della Sera 1/12/2007)

in occasione della lite tra Margherita Agnelli e i collaboratori del defunto papà, si sono sprecati fiumi d’inchiostro sulla saga familiare di Villar Perosa, ma ben poche ricerche sull’aspetto fiscale della vicenda (non capita tutti i giorni di ricevere un assegno da 195 milioni di euro da una banca svizzera...) che, con ogni probabilità, non sarà sfuggito alla lente della Guardia di Finanza torinese. (Ugo Bertone, Il Foglio 1/3/2008)

Quando ci sono tre figli, nelle famiglie altoborghesi, e questa lo è come altre, il tracciato previsto, tra aspettative e vocazioni, è ricorrente: il primogenito incarna il principio del dovere, il secondo il piacere, l’ultimo l’opportunità. Vale anche per gli ormai ex ragazzi Elkann, figli di Margherita Agnelli e dello scrittore Alain Elkann, e nipoti dell’Avvocato: nell’ordine John, Lapo e Ginevra. [...]Ginevra Elkann fa parlar di sé. Anzitutto, e la cosa non è ancora molto nota, perché dei fratelli è la prima ad aver riallacciato i rapporti con la madre Margherita, assai deteriorati dopo le sue aspre contestazioni alla gestione dell’asse ereditario del nonno Gianni delineata dai due fiduciari di famiglia, l’ex presidente dell’Ifil Gianluigi Gabetti (prima di lasciare a John Elkann) e il legale Vittorio Chiusano. (Enrico Arosio, L’espresso 4/9/2008, pagina 148)

[Evelina Christillin] Erede di una famiglia di industriali. Ha studiato con Margherita Agnelli. (Rossana Lacala, Novella2000, n. 50, 11/12/2008).

Ginevra Elkann, figlia di Margherita Agnelli e Alain Elkann, è in dolce attesa (Novella 2000, n. 4, 22/01/2009)

Il 25 aprile si sono sposati a Marrakesh Ginevra Elkann (figlia dello scrittore Alain e di Margherita Agnelli, nipote dell’Avvocato), e Giovanni Gaetani dell’Aquila d’Aragona. (M. Fu. Corriere della Sera 10/5/2009)

Michele Vietti. Avvocato piemontese (è uno dei legali di Margherita Agnelli). Si è candidato con l’Udc alla presidenza della Provincia di Torino. (Novella 2000, n. 21, 21/05/2009)

GABETTI E FRANZO GRANDE STEVENS HANNO INTENZIONE DI RISPONDERE A MARGHERITA AGNELLI NON SOLO NON RICONOSCENDOLE PI NULLA MA VOGLIONO RICHIEDERE SIA I DANNI DI IMMAGINE CHE LA RESTITUZIONE DI UNA PARTE DELL’EREDIT CHE A LEI NON SAREBBE DOVUTA TOCCARE... (2-06-2009 dagospia)

Due donne diverse tra loro, ma entrambe ferite, facendosi scudo della prole ne sono le eroine guerriere. La prima, Margherita Agnelli De Pahlen, è la figlia di Gianni Agnelli, per decenni re d’Italia senza corona per prestigio, ricchezza e carisma. L’altra, Veronica Lario Berlusconi, è la seconda moglie del nuovo re senza corona, che ha ormai cumulato su di sé, non certo il prestigio, ma una quantità di potere persino più grande di quello che ebbe l’Avvocato. Margherita ha sempre sofferto per la preferenza dimostrata dal padre nei confronti dei suoi figli di primo letto John, Lapo e Ginevra, rispetto ai cinque nati dal secondo matrimonio. E adesso ha rimesso in discussione gli accordi ereditari che dovrebbero averle fruttato circa un miliardo di euro, ciò che ha portato alla ribalta anche sepolte storie di maitresse del defunto genitore. (Alberto Statera, Affari & finanza 6/7/2009)

Il 6 luglio 2009 «[...] Margherita Agnelli De Pahlen ha comunicato all’Ansa la decisione di sostituire i legali nel procedimento civile al tribunale di Torino. la stessa agenzia a individuare i nuovi avvocati: i torinesi Andrea (juventino dalla nascita) e Michele Galasso (Mario Gerevini, ”Corriere della Sera” 7/7/2009)

"Mio caro Lapo che cosa ti succede? Che cosa succede nella tua vita, con la tua persona, per esprimere un così violento risentimento nei miei confronti? Per di più non mi sembra particolarmente adeguato discutere con dei giornalisti durante una intervista. Mi sembra solo ieri di sentirti dire che i problemi vanno risolti in famiglia parlandosi. Che cosa te lo impedisce? Il fatto che io chiedo un rendiconto al dottor Gianluigi Gabetti, all’avvocato Franzo Grande Stevens e a Sigfried Maron che cosa ti cambia, cosa c’entri, non sono affari tuoi ma sono miei. Se vuoi sapere di più per capire meglio di che cosa si tratti non hai altro che da fare lo sforzo di passarmi (farmi, ndr) una telefonata o rispondere alle mie e venirmi a trovare, a parlare, invece di isolarti e di insultarmi sulle cronache dei giornali. Questo metodo credi ti faccia vendere più felpe od occhiali ma rovina qualche cosa di più prezioso: l’amore e il rispetto per te stesso, per la vita ricevuta e la persona che altro non ha voluto se non il tuo bene e la tua serenità. Sappi che questo mi causa molta tristezza e una grandissima pena totalmente inutili. Questa attitudine non è degna di te. Anche se oggi farai piacere a chi ti fa dire queste cose, farai ridere forse, ma lo sai bene anche tu che non ti giova e non può giovarti in futuro. Ravvisati caro Lapo al più presto. Per il bene che c’è sempre stato tra noi, non puoi offendere in questo modo nessuna persona tanto meno tua madre. E ricordati qualsiasi cosa succeda nella tua o nella mia vita tu resti mio figlio e io tua madre". Email con cui Margherita Agnelli chiede al figlio Lapo perchè la attacca sui giornali. Riportata in "I lupi e gli Agnelli", libro di Gigi Moncalvo in uscita il 2 dicembre. (Gianlcuca Beltrame, Panorama, 3 dicembre 2009)