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 2010  febbraio 09 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ALLETTO

GABRIELLA"

1997
Maria Chiara Lipari. Se il colpo è partito dall’aula 6, si tratta di stabilire chi si trovava nell’aula 6 alle 11 e 42 del 9 maggio. Lo racconta la dottoranda Maria Chiara Lipari, figlia dell’ex senatore dc Nicola Lipari. Costei è stata ascoltata una prima volta nei giorni successivi al delitto e non ha detto nulla di significativo. Partita poi per un seminario di studi, è stata interrogata di nuovo il 22 maggio, dopo essere tornata. Ha detto questo: «Ho aperto la porta dell’aula 6 e dentro ho visto la segretaria Gabriella Alletto e l’usciere Liparota come colti di sorpresa... mi sono parsi stupiti, emozionati, scioccati... Ho visto anche una terza persona, probabilmente un mio collega... ci ho pensato bene e credo di poter dire si trattasse del Ferraro, il quale è uscito salutandomi».
M.G. e M.L., La Repubblica, 16/06/1997;
Maurizio Piccirilli, Il Tempo, 21/06/1997;
Fabrizio Roncone, L’Unità, 21/06/1997

1998
Nella stanza c’erano due o tre persone, due certamente di sesso maschile, una probabilmente di sesso femminile...”. Probabilmente la persona di sesso femminile è Gabriella Alletto, impiegata di segreteria. La interrogano in modo perverso e la minacciano di arresto. Lei si difende: ”Non ero lì”, confida (intercettata) a un ispettore di polizia, suo cognato. Alla fine, dopo tre giorni, cede: ”Sono stati loro. Scattone ha sparato dalla finestra, Ferraro si è messo le mani nei capelli”. Il processo contro Scattone e Ferraro è questo [...]» (Giuseppe D’Avanzo, ”Sette” n. 51/52/1998).

2000
Contaminazione. «Maria Chiara Lipari è un esempio di cattiva testimonianza perché cerca disperatamente di ricordare, perché crede di avere visto e non ha visto nulla, dunque è una portatrice sana di contaminazione influenzata dalle certezze inoculari degli inquirenti. Gabriella Alletto è invece una portatrice insana di contaminazione, fonte di contraddizioni e di enigmi. La Alletto è contaminata dalle dichiarazioni della Lipari, mentre Liparota è contaminato dall’ordinanza di custodia cautelare del Gip, disseminata di errori» (Francesco Petrelli, avvocato di Giovanni Scattone)
Fabrizio Caccia, la Repubblica 8/6/2000