Fonti varie, 8 febbraio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ALESSANDRI
ANGELO"
Se a Bologna ancora litigano qui a Reggio ormai si sono divisi. Ci sono più candidati di sinistra che speranze. La Spaggiari e Delrio, ma poi Olivieri per i grillini, e l’avvocato Marco Scarpati che corre da solo, pure lui iscritto al pd, area riformista, ex radicale. A destra, invece, ci sono Fabio Filippi per il pdl e Angelo Alessandri della Lega. [...] Angelo Alessandri dice che questa volta lo sente che «la partita è vera. Ho cominciato da 20 anni a combatterla e sembravo un matto. Ma adesso ci siamo, questo marasma è la fine di tutto». Che è un effetto strano anche questo. (Pierangelo Sapegno, La stampa 27/4/2009)
Claudia Bellocchi, 36 anni. Un anno fa ha spontaneamente cominciato ad attaccare adesivi ai Parioli, il quartiere della Roma bene, «per vedere l´effetto che fa». Al partito nemmeno la conoscevano. Il presidente federale Angelo Alessandri ha preso nota del numero di cellulare indicato sul manifestino e l´ha chiamata. [...]Tra qualche settimana i romani si ritroveranno un gazebo ad ogni fermata delle metro A e B. Punti di ascolto di militanti con il fazzoletto verde e la maglietta «la Lega ce l´ha duro». « la nostra Onda, sfruttiamola», dice Alessandri. (Concetto Vecchio, la Repubblica 10/11/2008)
«Ha pagato – spiega Angelo Alessandri, presidente della Lega nord, di Guastalla – la nostra battaglia contro la super mega-iper-moschea. Cofferati ora dice che va avanti lo stesso. Bene, prenderemo ancora più voti. E se non ne abbiamo presi di più è perché ci copia: ha appena inaugurato le ronde». Il successo nell’Emilia ex rossa è tanto travolgente quanto sorprendente. I parlamentari ormai sono sei, i consiglieri 300. A Guastalla è al 15 per cento, come a Cento di Ferrara, dove ha un assessore. E a Fiumalbo (Modena) arriva al 30. A Reggio Emilia è all’8, a Modena al 9 e a Piacenza al 14. «Da quattro legislature non facciamo che crescere – dice Alessandri – La sinistra forse dovrebbe fermarsi e dirselo chiaramente: Houston, c’è un problema». (Corriere della Sera 16 aprile 2008, Jacopo Tondelli, Alessandro Trocino)
I deputati leghisti Angelo Alessandri e Federico Bricolo si scagliano «contro i novelli Papalia» e chiedono al ministro Mastella di inviare gli ispettori: «Se Roma pensa di intimidire i nostri sindaci con avvisi di garanzia e cavilli, si sbaglia di grosso». Per i leghisti, che vorrebbero inquisire il governo al posto del sindaco, per «omissione di funzione pubblica» e «procurata invasione», si tratta di un «vergognoso attacco». (sull’ordinanza anti sbandati del sindaco leghista di Cittadella, Padova) (Roberto Bianchin, la Repubblica 23/11/2007)