Arianna Giunti, Panorama, 22 ottobre 2009, pag. 96, 22 ottobre 2009
Quarto Oggiaro, Milano. 35 mila abitanti, un territorio diviso tra due clan, i Tatone e e i Carvelli
Quarto Oggiaro, Milano. 35 mila abitanti, un territorio diviso tra due clan, i Tatone e e i Carvelli. Soprannominato "Scampìa del Nord". I baby criminali fanno carriera in fretta. Guadagnano 10 euro quando segnalano una macchina della polizia di cui conoscono le targhe a memoria. I "paletti", incaricati di controllare che non arrivi la polizia durante lo scambio di droga, guadagnano 20 euro; a 15 anni sono "cavalli": consegnano la droga a domicilio con lo scooter. A 20 diventano "colonnelli": concordano gli appuntamenti e gestiscono le compravendite. A 30 anni sono già pronti per diventare boss. Vengono reclutati i più violenti e ambiziosi, meglio se cocainomani. Ogni giorno un pusher riesce a vendere al dettaglio fino a sei pacchetti di cocaina per un valore di 1000 euro, in tutto 800 mila euro al mese. In questo quartiere l’abbandono scolastico è pari all’80 per cento dopo le superiori e al 20 per le cento alle medie inferiori.