Varie, 19 agosto 2009
Tags : Abdullah Abdullah
Abdullah Abdullah
• Kabul (Afghanistan) 5 settembre 1960. Politico. Famiglia pashtun-tagika, oculista. Sotto i sovietici e poi i talebani fu attivo nell’Alleanza del Nord di Massud. Dal 2001 ministro degli Esteri. Alle presidenziali del 20 agosto 2009 prese il 30,5% (rinunciò al ballottaggio con Hamid Karzai accusando: «Il voto è truccato») • «[...] Papà pashtun di Kandahar e mamma tajika della vallata del Panchir, ex figura di punta del fronte anti-talebano negli anni ’90, poi per un breve periodo ministro degli Esteri con Karzai [...]» (Lorenzo Cremonese, “Corriere della Sera” 14/8/2009) • «[...] gode del sostegno di tagiki e uzbeki. Guadagnato come compagno di lotta di Massud, il mitico leone del Panshir eroe del jihad antisovietico e, in seguito, acerrimo nemico dei Taliban ucciso alla vigilia dell’attacco all’America da emissari di Al Qaeda; e come ministro degli Esteri nel governo dell’Alleanza del Nord. Ruolo svolto anche nel governo Karzai, dal quale sarà estromesso nel 2006 da un presidente deciso a sopire le accuse dei pasthun di essere una “marionetta dei tagiki”. Abdullah è favorevole a un negoziato con quella parte dei Taliban che abbandonerà le armi; ma esclude ogni compromesso con il Mullah Omar e con il suo alleato Hekmatyar, leader di Hezb-e Eslami [...]» (Renzo Guolo, “la Repubblica” 19/8/2009).