Cinzia Leone, Il Riformista 07/06/2009, 7 giugno 2009
UOI, LA VERSILIA FISCHIA CATHERINE
Il flop di una "femme fatale" che ha inzuppato le fantasie di molte generazioni è una cosa che fa male. Il pubblico che chiede il rimborso del biglietto, e gli organizzatori che glielo concedono, una pugnalata. Catherine è gonfia e ormai più che passé. L’azzardo dell’esordio sulle tavole del palcoscenico non era dovuto, e forse non sufficientemente ponderato. Ma c’era bisogna di fare gazzarra? Il pubblico della Versiliana, al grido di "Ladri, buffoni, truffatori, rim-borso, rim-borso", ha preso d’assalto la biglietteria. E giù pugni sui vetri e carabinieri a sedare la rivolta. Il popolo del telecomando non tollera frustrazioni. La televisione si inchina all’auditel e il teatro al suo pubblico e incapace di rischiare. La Deneuve, in coppia con Michele Placido, non vale un biglietto da 25 a 60 euro? Potevano andarsene senza applaudire. Parlarne male. Pensarne peggio. Lasciare messaggi feroci. Scrivere lettere ai giornali. No,meglio il rimborso. Lo spettacolo durava solo 40 minuti.Catherine recitava solo in francese. Il titolo, "Je me Souviens", prometteva languori ma non così crepuscolari. Un’anteprima mondiale, ma l’insuccesso non incoraggerà repliche.
Cose che capitano solo alle grandi. Anche la Duse girò un’unica pellicola "Cenere" e fu un insuccesso clamoroso. Il cartello per i rimborsi recitava così: "A richiesta potete scegliere di avere un biglietto per un altro spettacolo in programma, con esclusione di quelli di musica leggera". La musica leggera dunque deve valere di più. Eppure nel ”98 la Deneuve è stata la protagonista del video di "N’Oubliez Jamais" di Joe Cocker.
La Deneuve ha commentato: «Il padre di mia figlia diceva che a Roma comincia l’Africa: la Toscana rappresenta la dolcezza dell’Italia senza l’Africa». La sua Africa, Catherine, l’ha trovata in Versilia. E un pubblico di iene. Poteva lasciarli di stucco con un "Oui, je suis Catherine Deneuve": Nessuno avrebbe potuto dire altrettanto.