Paola Mammarella, www.edilportale.com, 30/4/2009, 30 aprile 2009
Piano Casa, il Governo allunga i tempi - Ancora aperta la partita Governo – Regioni, tra confronto normativo e critiche alla lentezza delle istituzioni slitta ancora la discussione del DL - Partita ancora aperta sul Piano Casa
Piano Casa, il Governo allunga i tempi - Ancora aperta la partita Governo – Regioni, tra confronto normativo e critiche alla lentezza delle istituzioni slitta ancora la discussione del DL - Partita ancora aperta sul Piano Casa. A causa di ulteriori approfondimenti la discussione sul decreto legge per il rilancio dell’edilizia è stata stralciata dagli argomenti all’ordine del giorno in Consiglio dei Ministri. Della ripresa del settore non si è occupata neanche la Conferenza Unificata, che ha rinviato la discussione a giovedì prossimo. Il confronto tra gli operatori delle costruzioni, speranzosi in tempi brevi con funzione anticiclica, si arricchisce di nuovi elementi, che spaziano dalle nuove proposte all’analisi delle norme in vigore, come quelle che regolano le distanze tra gli edifici, limitando la portata degli interventi di aumento volumetrico. La bozza di DL, così come il disegno di legge delega, derivano direttamente dall’accordo del primo aprile tra Stato e Regioni. Nuove proposte: Secondo le Regioni, che intendono apportare ulteriori modifiche al DL, il bonus del 55% dovrebbe essere esteso a tutti gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone a media e alta sismicità. Proposta la cancellazione della liberalizzazione per i cambi di destinazione d’uso e l’assunzione di personale preposto ai controlli preventivi. Precisato anche che la nullità delle compravendite in assenza del certificato di collaudo statico dovrebbe interessare solo gli immobili ultimati o ristrutturati dopo l’entrata in vigore del decreto legge. Dinamismo istituzionale: Sul Piano Casa si potrebbe fare di più. l’opinione di Riccardo Delli Santi, titolare della DS&P, importante studio italiano specializzato in diritto immobiliare, secondo il quale per le garanzie antisismiche sarebbe meglio prevedere un collaudo unico al termine dei lavori. Lo sblocco degli investimenti necessiterebbe invece dell’azione della Cdp. Dopo l’intesa raggiunta tra Governo e Regioni sul programma di rilancio, che prevede aumenti delle cubature del 20% sulle abitazioni residenziali e del 35% in caso di demolizione e ricostruzione secondo i criteri della bioedilizia, oltre all’impegno congiunto per il reperimento di fondi da destinare all’edilizia pubblica, la bozza di DL non è più stata discussa in Consiglio dei Ministri. Sui continui slittamenti ha pesato il sisma abruzzese, a seguito del quale sono state apportate modifiche al testo, con l’inserimento di misure antisismiche, e anticipate di un anno le norme tecniche per le costruzioni. Distanze nuove cubature: Il testo del decreto legge non deroga né modifica la normativa esistente. Ricordiamo che le distanze nelle costruzioni sono regolate dall’articolo 873 e seguenti del codice civile e dal DM 1444/68. Secondo il Codice Civile le costruzioni non unite o aderenti devono essere distanti non meno di 3 metri, lasciando la possibilità ai regolamenti comunali di impostare parametri maggiori. Non è inoltre possibile aprire vedute verso la proprietà del vicino a distanza inferiore a 1,5 metri. In base al DM 1444/68 gli interventi di ristrutturazione o risanamento conservativo all’interno dei centri storici non possono modificare i limiti preesistenti. Nelle zone omogenee è prescritta la distanza di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. Deve essere tenuta in considerazione anche l’altezza dei fabbricati, così come la presenza di strade destinate al traffico dei veicoli o al solo servizio degli edifici. I lavori proseguiranno la prossima settimana. In attesa delle decisioni del Governo gli enti locali, impegnati nell’approvazione di norme regionali entro il 30 giugno, stanno prevedendo l’immediata verifica sismica di tutto il patrimonio pubblico. Gli industriali sperano intanto che i tempi della politica possano evitare di far perdere il passo alle imprese.