Paola Mammarella, www.edilportale.com, 15/4/2009, 15 aprile 2009
Piano Casa, attese modifiche in CdM - Nel DL governativo priorità a housing sociale, norme tecniche e sicurezza con misure antisismiche e bonus fiscali per l’adeguamento degli edifici - Potrebbero essere discussi questa settimana Decreto e Disegno di Legge sul Piano Casa
Piano Casa, attese modifiche in CdM - Nel DL governativo priorità a housing sociale, norme tecniche e sicurezza con misure antisismiche e bonus fiscali per l’adeguamento degli edifici - Potrebbero essere discussi questa settimana Decreto e Disegno di Legge sul Piano Casa. Emergenza abitativa e aumenti delle cubature al centro del dibattito nel prossimo Consiglio dei Ministri, che come annunciato dal Presidente Berlusconi si terrà a L’Aquila. Secondo quanto riportato dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, si è parlato di housing sociale anche in sede di conversione del Decreto Legge ”Incentivi” 5/2009. Tenendo conto dei danni causati dal terremoto abruzzese, il testo della norma governativa riserverà ampio spazio alle tecniche di costruzione, con particolare riferimento alle misure antisismiche. In Commissione Ambiente alla Camera è stata infatti approvata la risoluzione per l’immediata entrata in vigore delle norme tecniche, finora slittata al 2010 per il Decreto Legge "Milleproroghe" 207/2008. Emergenza abitativa: Confermata l’intesa con la Conferenza delle Regioni per lo sblocco del dpcm attuativo del Piano Casa, per cui è prevista l’approvazione di Cipe e Conferenza Unificata. Per gli interventi di edilizia sovvenzionata immediatamente cantierabili, di competenza comunale o degli ex Iacp, saranno a disposizione 200 milioni di euro. Le Regioni dovranno individuare gli interventi nei 30 giorni successivi al decreto di ripartizione dei fondi da definire nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. Atti del Governo: Dopo diverse valutazioni in merito alla costituzionalità dei provvedimenti, un DL conterrà l’estensione della Dia a tutti gli interventi di rilancio oltre alla deregulation per cambio di destinazione d’uso e manutenzioni straordinarie. Stralciate le semplificazioni per le autorizzazioni paesaggistiche e la costruzione in zone sismiche. Restano le procedure veloci per la Vas e le conferenze di servizi in riferimento agli interventi pubblici e privati. Nel ddl saranno trattati delega al Governo per la riforma organica del Testo Unico dell’edilizia, Dpr 380/2001, cancellazione del permesso di costruire, ex concessione edilizia, potere delle Soprintendenze e modifiche al Codice Urbani per la tutela del patrimonio artistico e culturale. Ampliamenti: Gli aumenti di cubatura del 20%, proposti in funzione anticiclica, riguarderanno abitazioni uni e bifamiliari, o comunque edifici di volume inferiore ai 1000 metri cubi. Gli interventi non dovranno creare contrasti con lo stile architettonico esistente. Confermata l’esclusione per centri storici, edifici abusivi e aree vincolate. Gli ampliamenti del 35% saranno inseriti nelle norme regionali e riservati a chi demolisce e ricostruisce sullo stesso terreno ricorrendo a fonti rinnovabili e tecniche della bioedilizia. Dopo il sisma abruzzese all’efficienza energetica dovrà accompagnarsi la certificazione antisismica. Sicurezza: Oltre a una nuova mappatura delle zone a rischio sismico, imposta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo Antonio D’Alì, presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Piano Casa e provvedimenti per la ricostruzione in Abruzzo si integreranno. Il piano per il rilancio dell’edilizia ingloberà molto probabilmente un confronto sulla normativa tecnica. Potrebbe entrare subito in vigore il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 che allinea l’Italia alla filosofia europea degli Eurocodici. Un sistema di regole di progettazione vincolante, basato su indici di sicurezza più rigidi, con un’impostazione prestazionale e la possibilità per il progettista di scegliere le tecnologie più adatte per raggiungere gli standard di sicurezza. La proroga poteva essere giustificata dall’assenza della circolare esplicativa del decreto, limite venuto meno con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Circolare 617/2009. Si è basata su questi argomenti la risoluzione dell’8 aprile in Commissione Ambiente alla Camera, con cui è stata chiesta l’applicazione delle nuove norme tecniche non solo alla costruzione dei nuovi edifici, ma anche all’adeguamento degli immobili esistenti. Con le disposizioni del 2008 è stata anche accantonata la produzione di calcestruzzo in cantiere, lasciando il posto a quello industriale certificato. Per la classificazione del calcestruzzo, composto da cemento, acqua, additivi e inerti, formati da sassi o sabbia di fiume, sono importanti quattro parametri: resistenza, lavorabilità, diametro degli inerti e esposizione ambientale. quindi fondamentale una considerazione preventiva sul luogo in cui sarà utilizzato. Rispetto del paesaggio e misure antisismiche renderanno necessari accorgimenti particolari. Secondo Claudio Maggini, titolare di una impresa di costruzione e restauro in Toscana, l’ampliamento di una villetta con pietre a vista sarà effettuato costruendo un nuovo blocco che non deve appoggiarsi all’edificio preesistente. L’oscillazione sarà garantita da un giunto di 5 o 6 centimetri, mimetizzato dall’intonaco. Dal momento che si tratta di una nuova struttura, occorreranno fondamenta in calcestruzzo, che per 20 metri quadri devono essere di circa 30x80 centimetri. I muri portanti saranno realizzati in cotto oppure argilla e malta con cemento armato, rifiniti con pietre a vista. Incentivi: Il Governo sta studiano forme di bonus per quanti decidono di adeguare le proprie abitazioni non solo all’efficienza energetica, ma anche alle misure antisismiche. Gli interventi di incatenamento, tirantaggio e riempimento potrebbero essere finanziate da uno sgravio Irpef del 55%. Il Ministero dell’Economia valuterà se accordare la detrazione a tutto il territorio nazionale o solo alle zone di maggiore rischio. Per l’Abruzzo è prevista anche una lotteria ad-hoc e la devoluzione del 5 per mille. Regioni: entro il 30 giugno dovranno emanare delle leggi per la regolamentazione degli interventi. Dal momento che la Costituzione conferisce agli enti locali potestà legislativa in materia di edilizia e urbanistica le norme potranno oltrepassare i limiti del decreto, che ricalcano i termini dell’accordo tra Governo e Regioni. Agli enti locali e non a un ente super partes spetta inoltre il compito di abbinare al grado di sismicità le tecniche edilizie da applicare.