Flavia Fiorentino, Corriere della Sera 10/6/2009, 10 giugno 2009
Karol Racz, il romeno accusato di essere uno stupratore e poi completamente scagionato, è tornato nel suo villaggio a confine con la Moldavia, a casa della sorella, perché in Italia non è riuscito a trovare lavoro
Karol Racz, il romeno accusato di essere uno stupratore e poi completamente scagionato, è tornato nel suo villaggio a confine con la Moldavia, a casa della sorella, perché in Italia non è riuscito a trovare lavoro. L’avvocato dice che chiederà il risarcimento per ingiusta detenzione (35 giorni): «Ma sono cifre ridicole, 3-4 mila euro».