Elisabetta Rosaspina, Corriere della Sera 10/6/2009, 10 giugno 2009
Jurdan Martitegi Lisaso, 29 anni, dirigente dell’Eta, voleva ucidere il magistrato Baltasar Garzón, colpevole di aver firmato i provvedimenti giudiziari con cui aveva sospeso le formazioni politiche sospettate di connivenza con l’Eta (Demokrazia3Milioi e Askatasuna), che altrimenti si sarebbero candidate alle elezioni nella comunità autonoma basca nel marzo scorso
Jurdan Martitegi Lisaso, 29 anni, dirigente dell’Eta, voleva ucidere il magistrato Baltasar Garzón, colpevole di aver firmato i provvedimenti giudiziari con cui aveva sospeso le formazioni politiche sospettate di connivenza con l’Eta (Demokrazia3Milioi e Askatasuna), che altrimenti si sarebbero candidate alle elezioni nella comunità autonoma basca nel marzo scorso. L’idea per ucciderlo: mandargli una bottiglia di cognac e arsenico, accompagnata da una finta lettera firmata da un sedicente ammiratore. stato arrestato prima che mettesse in atto il piano. Martitegi è accusato dell’attentato alla caserma della Guardia civil di Legutiano, nel maggio 2008, quando cento chili di esplosivo provocarono la morte di un ufficiale e il ferimento di altri quattro. Conobbe Garzón dieci anni fa, quando, ricercato per atti vandalici, s’era presentato in tribunale. Garzón lo rimandò a casa.